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Cronaca Strada della Torre della Razza

Con la scusa delle pulizie si intascavano i capi griffati, arrestate

Due donne sono finite in manette. I carabinieri del Nucleo radiomobile le hanno bloccate all'uscita del magazzino Burberry al polo logistico con 8mila euro di merce. A casa altra refurtiva. Erano impegnate come addette alle pulizie

Due donne italiane di 39 e 20 anni incensurate e residenti a Piacenza, sono state arrestate per furto aggravato dai carabinieri del Nucleo Radiomobile nella giornata del 27 dicembre al polo logistico di Le Mose.
Le due, che sono madre e figla, impiegate come addette alle pulizie di un magazzino che movimenta capi di abbigliamento di marca, sono state bloccate all'uscita alla fine del turno di lavoro dagli addetti alla sicurezza: a insospettire le guardie sono state le borse troppo "gonfie". All'interno le due avevano nascosto portafogli, cappellini, polo, camice di marca Burberry per un valore di oltre 8mila euro. Sono state arrestate, su disposizione del pm Roberto Fontana, per furto aggravato in concorso. Tutti gli oggetti sono stati restituiti all'azienda.  I militari hanno perquisito le abitazioni delle due donne trovando altri capi, sempre Burberry, per un valore di 700 euro. Il sospetto è che la merce rubata nel magazzino, venisse poi rivenduta a prezzi stracciati sul mercato nero. Sono comparse in tribunale per la direttissima davanti al giudice Fiammetta Modica e al pm Antonio Rubino, difese, la madre dall'avvocato Giovanflora Marifoglou e la figlia dall'avvocato Ilaria Zedda. La giovane si sarebbe addossata la responsabilità del furto. Il giudice ha convalidato l'arresto e le ha rimesse in libertà perché incensurate, il processo è stato rinviato: le difese hanno chiesto di patteggiare e il pm ha chiesto tempo per valutare la proposta. 

Rubavano nel magazzino di Burberry, arrestate ©ilPiacenza

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