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Cronaca

Minacce di morte dopo la fine della storia, condannato un ventenne

Stalking, il ragazzo dovrà scontare una pena di un anno e quattro mesi agli arresti domiciliari sempre alla presenza di un genitore. A denunciarlo una 17enne vessata dal suo comportamento. La difesa: «Non ci sono prove solo le dichiarazione di una ragazza»

E' stato condannato a un anno e quattro mesi, che sconterà agli arresti domiciliari e sempre con la presenza in casa di un genitore, il giovane accusato di stalking nei confronti di una ragazza di 17 annni. Il giudice Gianandrea Bussi non gli ha concesso la sospensione della pena. Davanti al pm Emilio Pisante il ventenne, di origine nordafricana e residente in città, ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato. Secondo le accuse, il ragazzo, ex pilone in una squadra di rugby, avrebbe più volte minacciato di morte la ex fidanzata se lei non fosse tornata insieme a lui.

Una passione che è degenerata e che è sfociata nella violenza e nelle minacce quando il ragazzo ha perso il controllo di fronte ai rifiuti della giovane. In qualche caso, la giovane vittima era anche stata malmenata. Dopo la denuncia della 17enne alla polizia, il ragazzo era stato arrestato e poi messo ai domiciliari, dove si trova tuttora. Il giudice renderà note le motivazioni della sentenza fra due mesi. Di tutt'altro avviso la difesa, rappresentata dall'avvocato Cristina Balteri: «Quando conosceremo le motivazioni valuterò se proporre appello. In questa vicenda, però, non ci sono prove, ma solo le dichiarazioni di una ragazza e quelle di altre persone. Si è perseguito questo ragazzo perché il reato è di quelli che fanno scalpore in questo momento».

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