Abusi sulla nipotina, piacentino condannato a 10 anni

Ha violentato una ragazzina per cinque anni.  La mattina del 7 luglio, il giudice per l’udienza preliminare Elena Stoppini lo ha condannato a 10 anni di reclusione. Inoltre, l’uomo dovrà versare alla ragazza 80mila euro. Un condanna pesante quella inflitta a un piacentino che all’epoca dei fatti aveva 52 anni - oggi ne ha 67 – che va ben oltre i 6 anni e 8 mesi chiesti dal pubblico ministero Emilio Pisante. L’uomo, oggi pensionato, era accusato di violenza sessuale su minore. Un reato aggravato dal fatto che la vittima, al momento in cui iniziarono gli abusi, aveva meno di dieci anni. Una “preda” facile visto che la giovanissima era la nipote della donna con cui conviveva. La ragazzina veniva lasciata alla nonna dalla madre, spesso fuori casa per lavoro. Un’altra vicenda che avviene in ambito familiare, dove molto spesso accade che nessuno di accorga di che cosa stia accadendo. Il difensore del presunto violentatore è l’avvocato Paolo Campana ha chiesto la prescrizione di una parte dei reati e l’assoluzione del suo assistito perché non c’erano prove. Inoltre, il difensore aveva anche proposto una derubricazione del reato.

Secondo il pm, invece, le prove c’erano perché la ragazza ha raccontato ad alcune amiche, in anni doversi ciò che aveva dovuto subire dai 9 ai 14 anni. Insomma, era più che credibile.
Soddisfatto l’avvocato Mara Tutone con cui la giovane si è costituita parte civile. Il legale aveva chiesto un risarcimento di 250mila euro: «Questa ragazza ha subito un danno che si porterà dietro tutta la vita». La vicenda era emersa un anno fa, quando la ragazza aveva accusato alcuni disturbi psicologici. Era in cura e la psicologa che la seguiva, sentito il terribile racconto del suo passato, aveva suggerito alla ragazza di denunciare tutto. E così ha fatto, liberandosi anche da un fardello psicologico che la opprimeva. La polizia, inoltre, aveva sequestrato nella casa dell’uomo anche alcuni video pornografici, che l’uomo mostrava alla ragazzina prima di compiere con lei atti sessuali. L’avvocato ha anche fatto visitare la sua assistita e ha allegato i certificati alla denuncia.  La veloce inchiesta della procura aveva portato l’uomo in giudizio, che si è concluso questa mattina con la condanna.