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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Consegnati i “brevetti” a dieci protagonisti di dieci qualificanti storie di lavoro

Il titolo Maestro del Lavoro a:Saverio Brio, Antonino Cesare, Maria Teresa Chiappa, Maria Vittoria Gazzola, Antonio Greci, Alberto Orioli, Armando Ottonelli, Renato Passerini, Rita Risoli, Ernestino Pochintesta

Una partecipata santa messa nella Basilica di S.Eufemia, ha aperto la giornata sociale del Consolato dei Maestri del Lavoro in occasione della consegna dei brevetti firmati dal Presidente della Repubblica Clemente Mastella e controfirmata dal Ministro del lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti ai dieci piacentini insignitiil 1° maggio scorso a Bologna dell’onorificenza “Stella al Merito del Lavoro”.

Nel corso della funzione religiosa mons. Pietro Casella ha rilevato come il titolo Maestro del Lavoro sia il riconoscimento per l’uomo che ha coltivato al meglio l’albero della vita e sia essenziale per far crescere la società e passare il testimone alle nuove leve ricco di sapere, esperienza e valori. Su questi concetti, integrati dai requisiti di laboriosità e integrità personale, all’insegnamento ai giovani e al fatto che il riconoscimento non è legato a un gesto in particolare, ma è attribuito per un’intera vita di lavoro, sono poi intervenuti all’Auditorium della Fondazione, il vice Prefetto Marilena Razza, l’assessore al Comune di Piacenza Luigi Gazzola, il vice Presidente della Provincia Patrizia Calza, i sindaci Luigi Cignatta (Agazzano), Sandro Busca (Bettola), Romano Freddi (Villanova), Mirella Carini (vice sindaco di Lugagnano) e i rappresentanti di aziende e di categoria professionali.

Ilpastdirettore diLibertà Gaetano Rizzuto, ha tracciato la storia dell’onorificenza che affonda le radici nel lontano 1898 e il passaggio cruciale dell’anno 1923 quando il riconoscimento fu suddiviso nelle sezioni imprenditori (Cavaliere) e Dipendenti (Maestri),ordinamento confermato nel 1948, sino alla nascita, nel 1954, della Federazione e dei consolati provinciali. Rizzuto ha poi ricordato le  motivazioni dei neo insigniti ai quali Roberto Girasoli, Console Provinciale e Consigliere Nazionale ha porto ufficialmente  il benvenuto: Saverio Brio, Antonino Cesare, Maria Teresa Chiappa, Maria Vittoria Gazzola, Antonio Greci, Alberto Orioli, Armando Ottonelli, Renato Passerini, Rita Risoli, Ernestino Pochintesta“. La sintesi dei loro  profili professionali può essere richiamata attraverso il nostro link:https://www.ilpiacenza.it/cronaca/maestri-del-lavoro-dieci-piacentini-premiati-a-bologna.html

Quest'anno,ha detto il console Girasoli, nella nostra provincia abbiamo avuto la nomina di dieci nuovi Maestri, fra cui ben tre donne. Cosa mai successo In passato. Sono particolarmente lieto che sempre più sia prestata attenzione al mondo femminile; mi auguro che presto potremo avere un pari numero di insigniti.La “Stella” che avete ricevuto – ha continuato il Console - deve essere non solo il compendio di un lungo percorso lavorativo e produttivo fatto con impegno costante e abnegazione quotidiana, ma deve essere soprattutto la sintesi di valori da trasmettere alle nuove generazioni. Sia che siate ancora attivi nel lavoro, che in pensione. Fare attività di volontariato, aiutando i giovani, può essere ancora motivo di grandi soddisfazioni. Abbiamo avuto modo di riscontrarlo nell'attività svolta nelle scuole dove un gruppo di Maestri che da alcuni anni porta la propria testimonianza ed esperienza. Abbiamo portato la nostra testimonianza in dieci scuole di città e provincia, complessivamente 58 classi, oltre 1200 studenti e visitato con loro11 aziende del territorio. Al termine degli incontri abbiamo messo a disposizione degli studenti una piccola guida per la ricerca del lavoro, con i suggerimenti e le indicazioni scaturite nel corso degli incontri.

La festosa e rilevante cerimonia è stata conclusa dal M.d.L. Aldo Tagliaferri Console Emerito, che ha ricordato i contributi dati dai singoli “Maestri” al progresso delle aziende di appartenenza rilevando come nulla è regalato e invitando i giovani a saper coniugare i diritti ai doveri. 

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