Nel Piacentino contagi in aumento del 17,8%, ma diminuiscono i ricoveri
La situazione epidemiologica Covid-19 a Piacenza e provincia nell’aggiornamento settimanale dell’Ausl: «Trend in leggera crescita, la maggiore incidenza nella fascia 0-17 anni»
Nel Piacentino contagi Covid-19 in aumento del 17,8%, ma diminuiscono i ricoveri. A fare il punto il direttore sanitario dell’Ausl di Piacenza, Guido Pedrazzini, a commento del report settimanale - 29 novembre-5 dicembre - sull’andamento della pandemia Covid-19 sul territorio locale. «Anche Piacenza registra un trend di leggera crescita - spiega - con quasi un più 18%, rispetto alla settimana precedente e 337 nuovi casi, un aumento leggermente “sotto” rispetto all’Emilia-Romagna e il resto d’Italia».
«Sono più di 12mila i tamponi eseguiti - sottolinea Pedrazzini - un’intensa attività di screening, soprattutto collegata alle attività di contact tracing. Il tasso di positività è del 2,7%, ed è rimasto più o meno costante in queste ultime settimane».
«Nel mondo delle Cra ci sono alcune nuove positività - 5 complessivamente i casi - due relativi a personale dipendente e 3 casi rispetto agli ospiti, fortunatamente senza sintomi.
«Nell’incidenza per fasce di età la fa da padrone la fascia 0-17 anni, seguita dalla fascia 18-40. Quarantena e isolamento in crescita».
«Anche le Usca hanno incrementato in maniera sensibile l’attività - aggiunge - con circa 360 chiamate a settimana e una media di 50 interventi al giorno».
«Nelle scuole sono 93 i casi positivi - la scorsa settimana erano 53 – e 61 classi interessate, di tutti gli ordini di scuola, con un “discreto balzo in avanti” nelle secondarie di secondo grado». Attualmente le classi in quarantena attiva sono 17.
«Il pronto soccorso non segna incrementi particolari - spiega il direttore sanitario - a conferma che con più dell’80% della popolazione vaccinata le sintomatologie sono lievi e non richiedono accesso al pronto soccorso. I ricoveri stanno scendendo – da 49 della scorsa settimana alle attuali 36- e anche le terapie intensive non sono particolarmente stressate.
«Purtroppo - conclude - si registrano dei deceduti con patologia Covid correlata, persone estremamente anziane o persone giovani, ma con importanti patologie croniche o invalidanti in corso».