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Cronaca

Contagi raddoppiati in una settimana a Piacenza: «Siamo nella quarta ondata»

Aumento del 105% in sette giorni. Baldino: «I ricoverati in terapia intensiva sono tutti non vaccinati. Giusto accelerare con le terze dosi»

Settimana pesante dal punto di vista dei contagi, quella tra il 15 e il 21 novembre. Nel territorio Piacentino sono trecento i nuovi positivi, contro i 146 della scorsa settimana, per un incremento del 105%. «Sono raddoppiati, abbiamo dei numeri parecchio in salita, la settimana è stata terribile», commenta il dg Ausl Luca Baldino, nel valutare il tradizionale report settimanale fornito dall’azienda sanitaria.

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Si registrano aumenti anche in Emilia-Romagna, in Lombardia e nel resto d’Italia. «Abbiamo dati più alti rispetto agli altri territori perché nelle scorse settimane non eravamo stati ancora coinvolti da questi incrementi. Direi che ora non ci sono più dubbi, siamo nella quarta ondata». «L’Italia non si trova nella situazione degli altri Paesi come Germania e Austria, che presentano dati quattro volte peggiori. Però è giusto accelerare la somministrazione di terze dosi in questi due mesi che abbiamo davanti, per evitare quello che sta accadendo in Germania», ha aggiunto Baldino.

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Nella settimana che si è conclusa sono aumentati sia i tamponi che la percentuale di positività di quelli refertati.4-45-15

I dati dei positivi nelle case di riposo riguardano tutti ancora Villa Verde ad Ancarano di Rivergaro, dove nei giorni scorsi è stato individuato un focolaio di Covid.5-34-476-9-40

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Da evidenziare anche l’impennata degli interventi delle squadre Usca sul territorio.

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«Per ora è sotto controllo l’attività ospedaliera dell’Ausl – commenta ancora il dg Baldino. Gli accessi al pronto soccorso rimangono bassi (5 al giorno), ma i ricoveri sono in salita da alcune settimane.

«Domenica avevamo 52 persone ricoverate – ha detto Baldino - con 3-4 persone in terapia intensiva. Il vaccino ci protegge dalle situazioni più gravi». Purtroppo l’azienda registra sei decessi nell’ultima settimana (uno fuori regione ma piacentino). Due persone decedute negli ultimi giorni avevano sessant’anni. «Uno con una malattia cronica importante – rileva il direttore generale Ausl - che aveva da anni. L’altro non era vaccinato». E in terapia intensiva? «Attualmente abbiamo tutti non vaccinati. Tra i ricoverati la percentuale di vaccinati e non vaccinati è circa alla pari, 50 e 50. Ma quelli vaccinati sono persone molto anziane entrate in ospedale per altri motivi, che poi si sono scoperte positive».10-3-33

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