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Cronaca

"A Piacenza e provincia sono quasi 22mila le persone che soffrono di osteoporosi"

Venerdì 29 aprile presso la sede dell'Ordine dei Medici di Piacenza si è svolto un interessante convegno sull'osteoporosi. Dottor Gobbi: "Nel Piacentino si stima che le persone che soffrono di questa patologia sono quasi 22mila"

Venerdì sera, 29 aprile, ospitato nella sala convegni dell'Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Piacenza che ha dato il patrocinio alla serata, si è svolto un incontro riservato ai Medici di Base di Piacenza e provincia organizzato dall'"Ambulatorio per la prevenzione delle Cadute ed il Trattamento dei Dismetabolismi Ossei" dell'Unità Operativa di Geriatria dell'Ospedala Guglielmo da Saliceto di Piacenza che ha visto come relatore il Prof. Bruno Frediani - Professore Associato di Reumatologia dell' Università di Siena - uno dei massimi esperti nazionali nel campo dell'Osteoporosi.

L'OSTEOPOROSI - L'osteoporosi è una condizione clinica che colpisce prevalentemente le donne a partire dal periodo post-menopausale in proporzione di 4 a 1 rispetto gli uomini e si caratterizza principalmente per una progressiva perdita di mineralizzazione delle ossa che comporta il rischio, che si incrementa esponenzialmente con l'avanzare dell'età, di fratture patologiche, cioé verificatisi in assenza di traumi diretti, specialmente localizzate a femore, vertebre e polso, oppure di ingravescenti stati dolorosi derivanti dalla ridotta resistenza meccanica dei segmenti ossei durante i normali atti quotidiani. In Italia si parla di circa 5 milioni di persone che soffrono di questa patologia ossea e, fatte le debite proporzioni in considerazione del fatto che la provincia di Piacenza ha una percentuale più alta di residenti over 65 (25.4%) rispetto alla media nazionale (22%), si può stimare che, a fronte di una popolazione di circa 270mila abitanti di cui 65mila con età superiore a 65 anni, ci siano trai 20mila ed i 22mila individui in provincia che soffrono di questi disturbi.

L'INTERVENTO DEL DOTTOR FRANCHI - Di questi temi ha parlato durante l'incontro il Prof. Frediani preceduto dai saluti del "padrone di casa" - il Presidente dell' Ordine Dr. Giuseppe Miserotti il quale ha presentato la serata dopo aver ricordato con commozione la recente scomparsa del Dr. Giuseppe Bacchi. E' stata quindi la volta del Direttore dell' U.O. Geriatria Dr. F. Franchi - Professore a Contratto della Scuola di Fisioterapia e Geriatria dell' Università di Parma, il quale ha illustrato come si inquadra l'"Ambulatorio Prevenzione Cadute e Osteoporosi" in una più ampio quadro di studio e prevenzione dei fattori di fragilità nell' anziano che caratterizza l' attività del Reparto Ospedaliero da lui diretto.

L'INTERVENTO DEL DOTTOR GOBBI - E' toccato quindi al Geriatra Dr. G. Gobbi - Responsabile dell' "Ambulatorio Prevenzione Cadute e Trattamento dell' Osteoporosi"- fornire ai presenti alcuni dati epidemiologici locali e fare un primo bilancio dell' attività dell' Ambulatorio, ormai al terzo anno di attività a cui si può accedere come per le altre attività ambulatoriali dell' Ausl mediante prenotazione Cup. In questo ambito, si va a concludere un progetto triennale di screening di primo livello della popolazione piacentina per le problematiche di dismetabolimo osseo condotto grazie al sostegno materiale di una delle principali Aziende Farmaceutiche Italiane produttrici di molecole attive in questo campo ed al supporto strumentale di una delle più dinamiche Ditte nazionali produttrici di macchine ecografiche e software .

L'INTERVENTO DEL PROF. FREDIANI - L' apice della serata si è avuto con il lungo ed approfondito intervento del Prof. Frediani. Il cattedratico toscano ha spaziato dai primi studi condotti, quando Siena era uno dei tre centri italiani che studiavano questa problematica, all' individuazione delle "Carte del Rischio di Frattura" strumento indispensabile per implementare le indagini strumentali al fine di individuare chi sono coloro che devono essere trattati e tra questi quali più o meno precocemente per giungere, di conseguenza, a valutare che correttivi consigliare ai potenziali pazienti sulle abitudini di vita ed alimentari, nonché illustrare i più aggiornati report sulle attuali evidenze terapeutiche delle molecole farmacologiche oggi a disposizione della classe medica che si dedica a questa condizione clinica con particolare riguardo ad una generale carenza di Vitamina D che si riscontra nella popolazione, per altro non solo italiana, una volta superata la soglia dei 50 anni. Al termine dell'appaludita dissertazione, molte le domande poste al relatore dai medici presenti sia di approfondimento eziopatogenetico, di monitoraggio clinico e di operatività terapeutica a cui il Prof. Frediani ha dedicato la seconda parte del proprio apprezzatissimo intervento.

(Nella foto, da sinistra: il Dr. F. Franchi, il Dr. G. Gobbi, il Prof. B. Frediani. il Dr. G. Miserotti)

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