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Cronaca

Coop di facchinaggio, la Finanza scopre fatture fasulle e lavoratori pagati “in nero”

Evasione fiscale: Sul mercato si proponevano a prezzi concorrenziali. Per le Fiamme gialle, tre società hanno nascosto al Fisco 17,7 milioni e non pagato l’Iva per 6,9. Buste paga taroccate per 695 soci lavoratori

L’operazione “lavoro grigio” (Grey job) della Guardia di finanza ha portato alla scoperta di tre cooperative di facchinaggio che, attraverso una frode, hanno nascosto al fisco 17,7 milioni e hanno evaso l’Iva per 6,9 milioni di euro. Inoltre, per 695 soci lavoratori è stata trovata un posizione irregolare e il pagamento “in nero”. L’indagine è stata illustrata dal capitano Luca Ferrari, comandante della Compagnia.

Al termine gli amministratori (alcuni rappresentati da soci prestanome) delle tre coop sono denunciati alal procura con le accuse di infedele e omessa dichiarazione dei redditi, emissione di fatture per operazioni inesistenti e mancato versamento delle imposte Irpef e Iva. E proprio grazie al fatto che le cooperative non versavano contributi previdenziali, Irpef e Iva potevano proporsi sul mercati a prezzi concorrenziali eliminando i competitor dalla scena.

Ma non solo. I finanzieri hanno fatto emergere che questi “galantuomini”, almeno in due di queste coop, erano evasori totali e pagavano in nero i soci lavoratori. Naturalmente, pensando di essere “furbi” segnavano in busta paga meno ore di quelle effettivamente lavorate e indicavano anche trasferte, quando i lavoratori in realtà non si muovevano dalla sede della coop. Per i 695 soci il totale del “nero” è stato di quasi tre milioni di euro, con un mancato versamento Irpef di 1,2 milioni. Le fatture per operazioni fantasma ammontavano a oltre due milioni.

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