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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, possibili spiegazioni ai numeri che non quadrano e alle evoluzioni degli ultimi 7 giorni

Il nostro appuntamento periodico con la panoramica sulla tendenza dell’epidemia

Il numero non è linguaggio e non è sentimento ma numeri e grafici aiutano a capire con immediatezza visiva l’evoluzione degli stessi dati nel tempo. In particolare gli indici e le raffigurazioni grafiche, da noi adottati fin dalla prima decade di marzo, sono un metodo idoneo per seguire l’andamento della pandemia nell’intervallo considerato e per comparare le situazioni nelle aree geografiche di riferimento. Il metodo da alcuni giorni è stato adottato da altre testate locali per evidenziare la drammaticità della situazione Covid-19 a Piacenza. Copertina-28Talvolta i parametri pubblicati sono risultati diversi dai nostri perché riferiti a  date diverse o rapportati a 100mila abitanti, invece dei nostri mille.  

Novità anche sulla disarmonia tra i dati giornalmente forniti da Regione e Protezione civile nazionale che, pur quadrando nel totale, non coincidono nelle sub classificazioni. I nostri rilievi sono stati ritenuti fondati tant’è che l’Ufficio stampa del Ministero della Salute ci ha comunicato di aver avviato un’indagine per verificare con i tecnici informatici i motivi di tale disallineamento e così il Dipartimento nazionale di Protezione Civile.

La sezione "ER salute" della Regione Emilia-Romagna spiega che “La discrepanza osservata è da attribuire al numero di persone per le quali non è attualmente noto il regime di ricovero. La Protezione civile infatti, probabilmente per esigenze di sintesi, nella rappresentazione dei dati, somma questo numero al totale delle persone in isolamento domiciliare mentre nei nostri report questo numero viene riportato nelle note in basso ...”

Il fatto è - abbiamo risposto - che è irragionevole definire categorie e attribuire valori non pertinenti; logica vuole normalizzare la situazione, anche perché il divario oscilla tra 900/1000 unità.

DECESSI A PIACENZA. Nell’indicarne il numero, questa rubrica, allineata con l’ASL, totalizza un numero superiore (13) rispetto ai conteggi di altri media piacentini. Il divario potrebbe derivare da persone residenti in provincia di Lodi defunte nella nostra struttura ospedaliera. Se così fosse la scelta dei media di pubblicare il dato minore, dovrebbe coerentemente scalare 13 unità dai totali giornalmente ripresi dai bollettini regionali e nazionali.

In ogni caso le nostre rappresentazioni tabellari e grafiche, costruite con la consulenza di Giuseppe Pagani, comparano la tendenza della pandemia su intervalli di tempo e per aree geografiche omogenee, rendono poco significative le eventuali discordanze e le oscillazioni numeriche influenzate da più variabili sulla raccolta dei dati.

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ALCUNE EVIDENZE SULL’ANDAMENTO DEGLI ULTIMI SETTE GIORNI

PIACENZA è in sostanziale controtendenza rispetto i segni di un’epidemia in decrescita; lo evidenziano gli indici della tabella, la progressione dei contagi e dei decessi che nella settimana sono stati mediamente 52 e circa 9 /giorno. L’indice di letalità (n. morti sul totale dei casi di contagio) è in lieve discesa ma rimane su livelli molto alti.

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REGIONE: Costante calo, in media 153 casi giorno, del numero delle persone in terapia domiciliare e ospedalizzate; stabile all’8,6%, l’incidenza della intensiva. L’incremento delle guarigioni ha superato il numero dei nuovi contagiati di circa 100 unità. Il virus è comunque cresciuto di 305 casi giorno arrivando a quota 24.209 contagiati.

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ITALIA: Le aree geografiche a maggior indice di diffusione sono Cremona, Piacenza, Lodi, Bergamo e Brescia. A livello complessivo i nuovi casi sono stati 305/giorno contro i precedenti 385; si è consolidata la prevalenza delle guarigioni sui nuovi contagi.

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