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Cronaca

Corsi di aggiornamento "fantasma" per conducenti, autoscuola nei guai

Sono guai seri per il titolare di un’autoscuola della provincia e per quello di un’agenzia che avrebbero organizzato falsi corsi di aggiornamento per autisti professionisti: la scuola guida infatti sarebbe stata chiusa per ferie quando invece, sulla carta, risultava aperta per effettuare i corsi necessari ai conducenti di professione per ottenere la certificazione necessaria

Sono guai seri per il titolare di un’autoscuola della provincia e per quello di un’agenzia che avrebbero organizzato falsi corsi di aggiornamento per autisti professionisti: la scuola guida infatti sarebbe stata chiusa per ferie quando invece, sulla carta, risultava aperta per effettuare i corsi necessari ai conducenti di professione per ottenere la certificazione necessaria.

In tutto sono 85 i conducenti professionali, delle provincie di Piacenza, Lodi, Genova, Milano, Pavia finiti nei guai. Il titolare dell’autoscuola è stato segnalato alla Provincia di Piacenza e alla Direzione della motorizzazione per i provvedimenti a amministrativi di sospensione. Il titolare dell’autoscuola e il contitolare di un’altra agenzia della provincia sono stati denunciati per concorso in falsità ideologica del pubblico ufficiale in atti pubblici e induzione in errore del Pubblico Ufficiale determinato dall’altrui inganno.

L’indagine è stata condotta dalla sezione di polizia giudiziaria della polizia stradale di Piacenza. Tutto prende le mosse da una recente normativa che obbliga gli autisti di professione a conseguire, ogni cinque anni, un’abilitazione particolare che si ottiene unicamente dopo aver attestato la frequenza a dei corsi di aggiornamento tenuti appositamente dalle scuole guida. Si tratta di corsi solamente teorici, di 35 ore (assenze consentite massimo 3 ore), da effettuarsi presso le autoscuole o centri di istruzione automobilistica costituiti da consorzi di autoscuole,  finalizzati a perfezionare le conoscenze essenziali per lo svolgimento delle proprie funzioni, con particolare riguardo alla sicurezza stradale. L’attestato di frequenza del corso di formazione periodica, rilasciato al termine dello stesso, proroga immediatamente la validità del CQC  per cinque anni.

L’indagine è iniziata nell’agosto 2013 quando la polizia stradale di Piacenza, nel corso delle verifiche si è accorta che un’autoscuola della provincia, pur avendo organizzato due corsi di formazione periodica per il rinnovo della CQC, per un totale di 59 inscritti (29+30), di fatto, nella quasi totalità dei giorni programmati per le lezioni, sarebbe risultata non operativa in quanto chiusa per un periodo di ferie estive. 

le indagini successive avrebbero fatto emergere che i due corsi programmati  sarebbero stati tenuti pertanto in violazione alle prescrizioni imposte dalla normativa vigente. Ciò nonostante, l’autoscuola avrebbe provveduto a comunicare al termine di ciascun corso alla motorizzazione e all’Ufficio Centrale Operativo della motorizzazione di Roma la regolare conclusione dei corsi di formazione, come prescritto dalla normativa, indicando che in  entrambi in corsi nessuno dei partecipanti aveva accumulato più di 3 ore di assenza e che, pertanto, tutti gli iscritti avevano frequentato regolarmente i corsi.

Sulla scorta della comunicazione ricevuta la Motorizzazione di Roma provvedeva a stampare i relativi  CQC su formato Card e li inviava alla sede di Piacenza per la consegna agli interessati. 

Al termine delle indagini gli incartamenti sono stati consegnati alla Procura della Repubblica di Piacenza la quale, coordinata dal pm Antonio Colonna,  ha disposto un perquisizione domiciliare nei confronti del titolare dell’autoscuola e dei locali della stessa, con sequestro dei registri pubblici di frequenza dei corsi ove i candidati avevano apposto le proprie firme.  Venivano sottoposti a sequestro anche i registri di frequenza e altro materiale che confermavano le ipotesi investigative. 

In particolare, anche con servizi di monitoraggio, la polizia avrebbe accertato che anche nei giorni in cui l’autoscuola era chiusa per ferie, il registro presenze era stato sottoscritto dagli stessi per ogni periodo di lezione/argomento prevista, nonostante l’accertata assenza totale di frequentatori.

Vista la presunta irregolarità nella tenuta dei corsi, la Procura ha disposto anche il sequestro dei trenta CQC L’attività tempestiva impediva la stampa di altre 29 patenti di guida già in fase di inserimento per via telematica. 

Nel corso dell’attività della stradale, l’autoscuola aveva nel frattempo iniziato un nuovo corso di formazione periodica per rinnovo CQC  per altri  28 iscritti, ed anche in questa circostanza glia genti avrebbero scoperto che che alcune lezioni risultavano regolarmente effettuate con la regolare sottoscrizione del registro presenze da parte dei canditati e docenti nonostante sembra non si fossero mai tenute.

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