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Cronaca

Cosca a Piacenza, sei condanne per mafia

Ha portato a sei condanne per associazione mafiosa nel piacentino, l'operazione Grande Drago condotta dalla direzione distrettuale antimafia. La “cosca” spacciava droga, estorceva denaro e smerciava armi

Due pentiti, intercettazioni telefoniche, mesi di indagini. Si è arrivati così, ieri, alla condanna per associazione a delinquere di stampo mafioso, per sei dei dieci imputati residenti fra Monticelli e Castelvetro. Si dedicavano a estorsioni, allo spaccio di droga e al traffico di armi, tenendo sotto scacco le due cittadine del piacentino e Cremona.

È stato il Tribunale di Piacenza, in seduta collegiale, a emettere la sentenza a carico di Antonio Villirillo, Francesco Lamanna, Alfonso Mesoraca, Carmine e Gennaro Pascale, Gianluca Amato. Il Tribunale ha confermato quasi per tutti gli anni di pena e le sanzioni pecuniarie chiesti dal pubblico ministero. Per l'altro imputato, Carmine Oliverio Megna, nessuna condanna per associazione mafiosa, ma dovrà scontare 8 mesi in carcere per spaccio di droga.
Condannati per spaccio, estorsioni e traffico d'armi

Completamente assolto, invece, Luciano Villirillo, il cui avvocato motiva così la decisione del Tribunale: “durante il periodo di indagine era rimasto fuori ed è stato intercettato dopo la prima raffica di arresti”.

Dalle maglie dell'operazione Grande Drago, sono usciti indenni (con sentenza di assoluzione perchè il fatto non sussiste) Andrea Villirillo e Antonio Vito Floro. Per loro, il pm della direzione distrettuale antimafia, Antonio Rustico e il collega Antonio Colonna, avevano chiesto rispettivamente 3 anni e 6 mesi e 4 anni di reclusione.

E se i familiari degli assolti, presenti in aula, si sono levati in un brusio di sollievo, sulle condanne annuncia battaglia l'avvocato Gianni Montani: “leggeremo le motivazioni e ci riserviamo di fare appello”. Ha dichiarato a seduta tolta.

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