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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

«Così riapriremo tutto»: le proposte delle Regioni per superare la suddivisione a colori

Le Regioni hanno presentato a Governo e Cts i nuovi protocolli per riaprire palestre, piscine e cinema e per garantire l'apertura dei ristoranti anche la sera e senza dover più tenere in considerazione zone bianche, gialle o arancioni

Ristoranti, bar, palestre, cinema e spettacoli dal vivo: arrivano le nuove linee guida per la riapertura delle attività. La bozza che segue contiene i protocolli che saranno presentati dalle Regioni a Governo e Cts e che nelle intenzioni dei regolatori non saranno condizionati dalle fasce di rischio attribuite alle regioni: in altre parole si tratta di misure che possono essere applicate anche nelle zone rosse. 

Pertanto le attività potranno rimanere aperte anche in scenari epidemiologici ad alto rischio" purché associate a "screening periodico del personale non vaccinato". Per cinema e spettacoli dal vivo, le misure si mantengono in scenari a "basso medio e alto rischio" se integrate con tamponi all'ingresso, test negativi effettuati nelle ultime 48 ore e completamento della vaccinazione.

La bozza delle Regioni con tutte le nuove regole per le riaperture (pdf)

Prima di arrivare a vedere i protocolli per le singole attività è necessaria una premessa: il rispetto delle misure resterà necessario anche per le persone vaccinate. Lo precisa l'ultimo aggiornamento della bozza delle linee guida dove si legge: "Nella fase attuale nelle quale la campagna vaccinale è in corso e non risulta ancora raggiunta una copertura adeguata della popolazione, in considerazione delle indicazioni scientifiche internazionali che non escludono la possibilità che chi è vaccinato possa contagiarsi e diffondere il contagio pur senza sviluppare la malattia, si ritiene necessario il distanziamento interpersonale, l'utilizzo della mascherina, l'igienizzazione della mani e delle superfici''.

Fatte queste doverose premesse vediamo insieme punto per punto i nuovi protocolli.

La riapertura delle palestre, i protocolli

Partiamo dalle attese riaperture delle palestre: bisognerà regolamentare l'accesso agli attrezzi, delimitando le zone per garantire almeno un metro di distanza tra le persone che in quel momento non svolgono attività fisica e almeno due metri durante l'attività fisica. Bisognerà inoltre assicurare almeno due metri di distanza tra le persone negli spogliatoi e nelle docce. Tra le altre cose si prevede per le palestre di "redigere un programma delle attività il più possibile pianificato (es. con prenotazione) e regolamentare gli accessi in modo da evitare condizioni di assembramento e aggregazioni. I gestori dovranno inoltre mantenere l'elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni. Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l'accesso in caso di temperatura superiore a 37,5 °C.

In sintesi:

  • distanze di almeno 2 metri nelle docce;
  • un metro di distanza tra le persone
  • almeno due metri di distanza tra attrezzi e macchine per l'attività fisica

Se le palestre potranno riaprire ancora è lontana la normalità per lo sport da contatto fisico per gli amatori: per capirci, ancora niente calcetto ma potranno continuare le sfide a tennis, padel e sport senza contatto. 

La riapertura delle piscine, i protocolli

Così come nelle palestre anche l'accesso alle piscine (pubbliche o comunque ad uso collettivo), prima dell'accesso sarà rilevata la temperatura corporea, impedendo l'accesso in caso di temperatura superiore ai 37,5 gradi centigradi. Inoltre tutti gli indumenti e oggetti personali dovranno essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti. Per le aree solarium e verdi va assicurato un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 metri quadri per ogni ombrellone; tra le attrezzature (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1 metro.  

L'accesso alle piscine avverrà su prenotazione e dovranno essere assicurati almeno 2 metri di distanziamento nelle aree di spogliatoi e docce e tenere una densità di affollamento in vasca con un indice di 7 metri quadri di superficie di acqua a persona.

In sintesi: 

  • ingresso su prenotazione;
  • almeno 10 metri quadri per ogni ombrellone;
  • distanziamento di 2 metri in spogliatoi e docce;
  • in vasca 7 metri quadri di superficie di acqua a persona.

La riapertura delle terme, i protocolli

Specifiche regole valgono invece per gli stabilimenti termali. L'accesso ai centri benessere dovrebbe essere regolato tramite prenotazione e l'elenco delle presenze deve essere conservato per un periodo di 14 giorni. Gli ospiti devono sempre indossare la mascherina nelle aree comuni al chiuso. Come in palestre e piscini devono essere garantiti i due metri di distanziamento in spogliatoi e docce mentre indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti.

All'aperto il posizionamento di sedie a sdraio e lettini devono garantire 10 metri quadri per ogni ombrellone e una distanza di almeno 1 metro all'aperto o di almeno 2 metri al chiuso tra persone non appartenenti allo stesso nucleo familiare o conviventi.

Per lo svolgimento delle attività collettive si dovranno privilegiare gli spazi esterni e garantire il distanziamento interpersonale di almeno 2 metri, con particolare attenzione a quelle che prevedono attività fisica più intensa. Negli ambienti interni, attendere almeno 1 ora tra un'attività collettiva e la seguente, arieggiando adeguatamente il locale.

Quindi in breve:

  • in spazi interni almeno 1 ora tra un'attività collettiva e la seguente;
  • all'esterno garantire almeno 2 metri di distanziamento;
  • sempre la mascherina nelle aree comuni al chiuso.

La riapertura di cinema e teatri, i protocolli

Il lavoratori dello spettacolo potranno tirare un sospiro di sollievo con la riapertura di cinema e teatri. Non sarà richiesto un test degli utenti al momento dell'accesso. Per quanto riguarda i posti a sedere (comprese, se consentite, postazioni prive di una seduta fisica vera e propria) dovranno prevedere un distanziamento minimo, tra uno spettatore e l'altro, sia frontalmente che lateralmente, di almeno un metro'' e di ''almeno due metri se si consente di stare seduti senza mascherina''. Questa misura non vale per i nuclei familiari e i conviventi.

Pertanto per la riapertura delle sale cinematografiche, così come teatri, circhi, teatri tenda, arene e spettacoli in genere occorrerà:

  • prenotazione del biglietto di ingresso, ma nessun certificato Covid-negativo all'ingresso;
  • due metri di distanza se seduti senza mascherina;
  • sarà consentito di togliere la mascherina solo dopo aver raggiunto il posto assegnato;
  • un metro di distanza con le mascherine;
  • non sarà consentito assistere in piedi allo spettacolo;
  • nei guardaroba indumenti e oggetti personali devono essere riposti in appositi sacchetti porta abiti.

Gli esercenti dovranno favorire il ricambio d'aria naturale escludendo il ricircolo negli impianti di condizionamento.

La riapertura di ristoranti anche la sera, i protocolli

Ristoranti, bistrot, osterie e trattorie aperte anche la sera: nella bozza per le riaperture ci sono anche nuove regole per consentire il mantenimento delle aperture della ristorazione. 

Tra le misure l'invito a privilegiare le prenotazioni e disporre i tavoli in modo da assicurare il mantenimento di almeno 2 metri di separazione tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso e di almeno 1 metro di separazione negli ambienti all'aperto, ovvero giardini, terrazze, plateatici, dehors. Resta l'obbligo di usare la mascherina quando ci si alza dal tavolo. Per i ristoratori resta l'obbligo di mantenere per 14 giorni l'elenco degli ospiti. Inoltre nei locali non potranno entrare più persone di quanti sono i posti a sedere previsti. 

La modalità self-service può essere eventualmente consentita per buffet realizzati esclusivamente con prodotti confezionati in monodose e evitando la formazione di assembramenti prevedendo segnaletica a terra e barriere per garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro durante la fila per l'accesso al buffet. 

Il personale non vaccinato dovrà sottoporsi ad uno screening periodico. Le linee guida, si precisa nella bozza, si applicano per ogni tipo di esercizio di somministrazione di pasti e bevande come ''ristoranti, trattorie, pizzerie, self-service, bar, pub, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie'' anche se collocati nell'ambito delle attività ricettive, all'interno di stabilimenti balneari e nei centri commerciali e per ''l'attività di catering''.

Pertanto in sintesi per tornare al ristorante anche la sera:

  • meglio prenotare;
  • mascherina sempre quando non si sta seduti al tavolo;
  • al chiuso 2 metri di separazione tra i clienti di tavoli diversi;
  • all'aperto 1 metro di separazione tra i clienti di tavoli diversi;
  • self-service solo con prodotti confezionati monodose.

Le nuove regole per i bar 

Si torna a giocare a carte nei bar e a sfogliare i giornali seduti ai tavolini ma sarà necessario igienizzare le mani. Dopo le 14:00 è consentita solamente la consumazione al tavolo e niente più caffè al bancone.

Per il gioco delle carte resta l'obbligo di utilizzo di mascherina; l'igienizzazione frequente delle mani e della superficie di gioco; il rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1 metro sia tra giocatori dello stesso tavolo sia tra tavoli adiacenti; frequente sostituzione dei mazzi di carte usati con nuovi mazzi.

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