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Cronaca

«Così sono guarito dalla leucemia grazie alla donazione di midollo»

Lo scrittore e giornalista Emilio Bonicelli parla dell’esperienza della sua malattia e guarigione grazie alla donazione di midollo osseo e spiega ai ragazzi delle redazioni dei giornalini scolastici l’importanza di comunicare notizie positive

“Se vi iscrivete ad Amo, ricordate che lo fate per voi e non per gli altri, perché in questo modo “rischiate” di vivere una delle esperienze più belle della vostra vita; vi fa sentire indispensabili per qualcun altro, ma soprattutto scoprirete il valore della persona, che poi si avvicina all’amore di Dio; è donare in letizia, perché chi si rinchiude in sé, nel proprio egoismo, pian piano si consuma”.

Un messaggio forte e senza tentennamenti quello dal giornalista Emilio Bonicelli rivolto ad alcune classi delle Superiori che sono intervenuti in aula Piana presso l’Università Cattolica, per ascoltare la sua esperienza di malattia e guarigione da un terribile male, come la leucemia, proprio grazie ad un donatore, una testimonianza che ha riportato in un libro dal significativo titolo, “Ritorno alla vita”.

Un modo per dimostrare “che in ogni circostanza c’è una dimensione di positività che esprime il desiderio di felicità e di bontà che abbiamo nel cuore. Per cui è opportuno cercare di rendere accattivanti, giornalisticamente parlando, le notizie positive, quelle che informano di atti utili, di gesti di generosità, di azioni pragmatiche ed efficaci capaci di spingere ad un’azione utile. Sovente la cattiva notizia,il caso sensazionale di cronaca o il dramma, attirano l’attenzione in maniera quasi morbosa, molto meno per quanto concerne una comunicazione positiva”.

Proprio a tal fine, come ha evidenziato Pierpaolo Triani, docente della Facoltà di Scienze della Formazione che ha coordinato l’incontro, in collaborazione con la  sezione piacentina di Admo (associazione donatori midollo osseo) e la Provincia, è stato indetto un concorso rivolto alle redazioni dei giornali scolastici di Piacenza e Provincia, sulla cultura del dono. Gli elaborati che andranno consegnati entro settembre, verranno vagliati da un’apposita commissione che deciderà i vincitori.

“Il dono- ha ricordato Bonicelli- l’ho trovato nell’aiuto disinteressato di un camionista tedesco (il giornalista è riuscito a risalire al suo nome nonostante le donazioni siano anonime) che aveva donato un midollo compatibile con il mio. Il mio non è stato un cammino di dolore, ma di grazia; l’ho trovato nel registro internazionale delle donazioni, 16 milioni di persone al mondo che mi hanno fatto comprendere come la grandezza della donazione sia una delle esperienze più qualificate della vita”.

Una generosità ricordata da Mauro Malaspina di Admo Piacenza che ha menzionato l’attività ventennale dell’associazione coordinata da Angela Letizia Capello (di cui è stato letto un messaggio), che conta 400.000 potenziali donatori in Italia, 4.500 a Piacenza, con 36 donazioni effettivamente realizzate. Di qui il forte invito ai giovani ad iscriversi, perché questo è un vero dono d’amore verso il prossimo, ma che realizza soprattutto se stessi.

All’incontro erano presenti anche l’assessore provinciale Massimiliano Dosi; dopo il suo saluto sono seguite le relazioni della dott.ssa Angela Rossi, responsabile del Laboratorio di Immunogenetica HLA e Centro Donatori di Midollo Osseo presso l’Unità Operativa del Servizio di Immunoematologia di Medicina Trasfusionale di Piacenza diretta dal dr Agostino Rossi e il dott. Daniele Vallisa, direttore dell' Unità Operativa di Ematologia e Centro Trapianti di Midollo Osseo di Piacenza.

Al termine dell’incontro è stato consegnato il premio di laurea indetto da ADMO alla dott.ssa Clara Godizzi, laureata in Scienze della formazione, per la tesi realizzata sul tema del dono.

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