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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Cugini a Sant’Anna di Stazzema: «Il monito alle giovani generazioni, per opporsi all’oblio»

L’assessore Stefano Cugini ha rappresentato Piacenza alla commemorazione dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema

Come ogni anno, non mancava il gonfalone della città di Piacenza tra i labari e gli stendardi presenti alla cerimonia di commemorazione della strage di Sant’Anna di Stazzema, di cui ricorreva, il 12 agosto, il 70° anniversario. Un appuntamento che l’assessore al Nuovo Welfare, Stefano Cugini, definisce «intenso e molto toccante”, sottolineando come dal borgo toscano “arrivi il monito alle giovani generazioni per opporsi all’oblio, alla dimenticanza. Ricordare è fondamentale, per comprendere ciò che è stato e preparare la strada affinché un simile abominio non abbia a ripetersi. Questo triste evento si è celebrato, del resto, in un momento in cui la barbarie della guerra è ancora forte e diffusa su scala internazionale: visitare luoghi come Sant’Anna di Stazzema, per ripercorrerne la storia, è la strada giusta per acquisire una responsabilità collettiva che spinga ciascuno di noi, a cominciare da chi ha ruoli e funzioni istituzionali, a farsi interprete e testimone dei valori imprescindibili della pace, del rispetto del prossimo, del dialogo tra i popoli».

«Se, l’anno scorso – aggiunge l’assessore Cugini – si respirava l’amarezza per la decisione del Tribunale di Stoccarda, che respinse il ricorso contro l’archiviazione dell’inchiesta volta a fare luce sui colpevoli dell’eccidio, nel 2014 si è potuta esprimere soddisfazione per la sentenza con cui la Corte federale di Karlsruhe ha annullato quell’assurdo provvedimento. E quando il console generale di Germania, Peter Dettmar, intervenendo alla cerimonia ha annunciato con emozione che il Governo tedesco ristrutturerà a proprie spese la cappella nella locale piazza Anna Pardini, il lungo applauso della folla ha commosso tanti tra i presenti». «Anche il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini – conclude Stefano Cugini – ha invitato i giovani rappresentanti delle scuole italiane ad appropriarsi del futuro per farne un luogo di memoria e di ricerca della verità, mentre Enrico Pieri, presidente dell’associazione Martiri di Sant’Anna, sopravvissuto alla strage del 1944, guardando i ragazzi ha raccontato loro di aver superato il rancore, perché conscio dell’inutilità dell’odio che anima tutte le guerre. In un silenzio irreale e intenso, carico di significato, li ha invitati a seguire il suo esempio».

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