rotate-mobile
Cronaca

Dai numeri nazionali degli ultimi sette giorni piccoli ma significativi miglioramenti

Il nostro appuntamento periodico che offre una panoramica sulla tendenza dell’epidemia

Il numero non è linguaggio e  non è sentimento, ma numeri e grafici aiutano a capire con immediatezza visiva l’evoluzione degli stessi dati nel tempo. Quelli alla base del nostro report sono rilevati dai comunicati del Ministero della Salute e della Regione Emilia R. che – lo stiamo evidenziando da settimane, pur riferiti a uno stesso intervallo di tempo non sono armonizzati: il bollettino della Regione del 20 aprile indica in isolamento domiciliare 9141 persone, quelle indicate dal Ministero, 954 in più. La discordanza – che abbiamo segnalato a quattro “strutture competenti” ma con zero risposte - fa sorgere dubbi sulla affidabilità di parte dei dati forniti dall’uno o dall’altra.  E anche i decessi a Piacenza, che sulla base avuta da USL abbiamo via via aggiornato raggiungendo il giorno 20 aprile, quota 800 (numero confluito nelle schede della Protezione civile regionale e nazionale), ma neanche su questo dato c'è accordo.

Questo evidenzia come i numeri giornalieri possono oscillare perché influenzati da più variabili sulla raccolta dei dati; il nostro report, registra, in intervalli e per aree geografiche, l’andamento e quindi la tendenza della pandemia, rendendo poco significative le discordanze giornaliere.

Riguardo agli indici va considerato che il numero dei contagiati da Covid-19 è riferito a coloro che sono stati sottoposti a tampone, sicuramente molto superiore a quello dichiarato dai dati ufficiali. Gli addetti ai lavori concordano sulla presunzione che vi siano molte persone infettate al virus ma senza alcun sintomo o con sintomi molto lievi. E’ opinione diffusa che per ogni caso confermato ci potrebbero essere almeno quattro casi silenti; altri innalzano la cifra a dieci e più.

Per questa ragione i numeri ufficiali non vanno visti in assoluto, ma come metodo idoneo per seguire l’andamento della pandemia nell’intervallo considerato e comparare le situazioni nelle aree geografiche di riferimento.

Le rappresentazioni tabellari e grafiche di analisi sono costruite con la consulenza di Giuseppe Pagani

Alcune evidenze sull’andamento degli ultimi sette giorni.

PIACENZA: Rallenta ma prosegue la diffusione del virus, ogni giorno, mediamente, trenta casi in più.  Sempre elevato, nove casi giorno, il numero dei decessi. Al giorno 20  aprile le persone guarite (due tamponi negativi) erano 524.

1-16-34

2-8-57

REGIONE: Costante calo, in media 42 casi giorno, del numero delle persone in terapia domiciliare e ospedalizzate, con l’incidenza della terapia intensiva che scende dall’8,6% all’8,3%. In due giorni l’incremento delle guarigioni ha superato quello dei contagiati. La progressione dei casi ha però totalizzato + 168.

ITALIA: Piemonte-Liguria e Val d’Aosta sono le regioni che hanno registrato il maggior incremento percentuale dei nuovi casi di contagio. Val d’Aosta, Lombardia e Trentino sono le regioni a maggior indice di diffusione.

3-8-23

4-36-12

Le aree geografiche Calabria, Sicilia, Basilicata, Campania, Sardegna, Puglia, Molise e Lazio hanno un indice di diffusione inferiore all’1 per mille abitanti.

Sul territorio nazionale rallenta la crescita del numero delle persone contagiate da inizio pandemia, ma nell’’ultima settimana resta drammatico il numero dei nuovi decessi: 523 giorno. In calo però il numero degli ospedalizzati con l’incidenza della terapia intensiva in lenta ma costante discesa: dal 12 al 10,9 per cento; il rapporto nuovi casi su tamponi è al minimo da inizio epidemia.

5-29-4

6-6-4

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dai numeri nazionali degli ultimi sette giorni piccoli ma significativi miglioramenti

IlPiacenza è in caricamento