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Cronaca Cortemaggiore / Via Besenzone

Allegri interrogato in Procura respinge le accuse: «Quegli atti erano regolari»

L'ex assessore provinciale all'Ambiente, indagato per corruzione, concussione e abuso di ufficio, aveva chiesto di essere ascoltato dal pm Antonio Colonna. L'interrogatorio, insieme ai suoi legali, è durato un'ora

Un'ora di interrogatorio davanti al procuratore facente funzioni Antonio Colonna. Lo ha sostenuto ieri, 5 luglio, Davide Allegri, assistito dagli avvocati Sonia Tonoli e Luigi De Giorgi. L'ex assessore ha fornito la propria versione dei fatti che lo vedono indagato per corruzione, concussione e abuso d'ufficio, in merito alle autorizzazioni per la concessione di impianti fotovoltaici. Secondo i carabinieri del Nucleo investigativo, che hanno svolto le indagini delegati dalla procura, l'ex assessore provinciale all'Ambiente avrebbe esercitato pressioni sugli imprenditori, piacentini ma anche di altre province.

Allegri, davanti al pm, ha esposto la propria posizione sostenendo che gli atti rilasciati erano leciti rigettando anche le accuse legate alle dazioni di denaro. Allegri venne arrestato nell'aprile del 2011 e posto ai domiciliari. Se le indagini, in questo periodo sono proseguite e potrebbero essere arrivate vicino al punto finale, resta ancora vivo il mistero delle famose telefonate fatte giugnere in procura da un corvo: registrazioni telefoniche fra due esponenti leghisti con tanto di trascrizioni, fotocopie di richieste di rimborso spese e un memoriale riguardante l'installazione di impianti fotovoltaici nel Piacentino. Un plico, quello del "corvo" fatto arrivare al pm pochi giorni dopo che Allegri si era dimesso anche da assessore al Comune di Cortemaggiore.

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