Potrebbe  svolgersi presto il processo nei confronti del tunisino Alì Fatnassi, 31 anni, accusato di omicidio volontario aggravato, per aver ucciso Giorgio Gambarelli, il 67enne fisioterapista ammazzato nella propria abitazione il 27 luglio del 2013. L’udienza davanti al giudice per le indagini preliminari, Fiammetta Modica, che si terrà a marzo (il 26 febbraio ne era in programma una ma è stata rinviata a causa della crisi del coronavirus che ha fatto slittare tutte le udienze), infatti, dovrà stabilire se l’uomo potrà essere processato o meno. E questo avverrà sulla base della documentazione in possesso della procura (l’inchiesta è stata svolta dal pm Ornella Chicca). Se si dimostrasse che l’immigrato - che ha fatto perdere le proprie tracce - era a conoscenza del procedimento contro di lui il processo si dovrebbe tenere. Se il tunisino, invece, non sapesse nulla il processo potrebbe essere rinviato di nuovo oppure potrebbero essere avanzate alcune opposizioni. Il tunisino è difeso dall’avvocato Emilio Dadomo, mentre il fratello, la sorella e un nipote di Gambarelli si sono costituiti parti civili con l’avvocato Matteo Dameli. Fatnassi è accusato di aver stordito con alcuni farmaci Gambarelli e poi di averlo colpito al collo con due coltellate recidendogli la vena giugulare, facendogli così perdere molto sangue: una ferita che ha provocato uno choc emorragico che ha portato il povero 67enne alla morte.