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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Dentista abusivo con lo studio in pieno centro: tre denunce

Esercizio abusivo della professione odontoiatrica ed esercizio senza autorizzazione. Sono i reati per i quali sono stati denunciati in concorso tra loro tre persone che avevano a che fare con uno studio medico approntato da qualche mese in pieno centro a Piacenza

Esercizio abusivo della professione odontoiatrica ed esercizio senza autorizzazione. Sono i reati per i quali sono stati denunciati in concorso tra loro tra persone che avevano a che fare con uno studio medico approntato da qualche mese in pieno centro a Piacenza. Gli agenti della Digos, al termine di un’indagine, hanno infatti scoperto che l’uomo che metteva le mani in bocca ai pazienti, un siciliano di 61 anni, non era iscritto all’ordine degli odontoiatri: idem per la sua assistente di poltrona, una cubana di 39 anni. Nei guai anche il legale rappresentante della società a cui faceva capo lo studio medico, una 43enne straniera.
La polizia si è appostata per giorni all’esterno dello studio dentistico, allestito da qualche mese in una palazzina del centro storico. Il via vai di pazienti era corposo - affermano in questura - ma all’esterno del palazzo non vi era alcuna targa o insegna. Quando gli agenti in borghese si sono presentati dentro l’ambulatorio, allestito come un vero studio odontoiatrico, hanno trovato anche un paziente seduto sulla poltrona del dentista in attesa della visita. 
Il 61enne, vestito con il camice, la mascherina e gli occhiali, li ha invece accolti in fondo al corridoio. «Con la scusa di andarsi a cambiare - affermano in questura - ha poi cercato di far sparire alcuni documenti nascondendoli nei pantaloni: erano dei preventivi di spesa e delle schede mediche paziente che provavano l’attività dentistica in atto». Ma quella attività, a quanto pare, non era consentita. Innanzitutto perché l’uomo non risultava essere iscritto all’ordine dei medici odontoiatri, e poi perché lo studio non aveva ancora ottenuto dal comune e dall'Asl le autorizzazioni necessarie.
La polizia parla anche di un secondo appartamento, nella stessa palazzina, che sarebbe stato utilizzato come foresteria per i pazienti che venivano da fuori Piacenza per farsi curare.

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