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Cronaca

Deruba un uomo e aggredisce i poliziotti, l'anno di reclusione si trasforma in espulsione

E’ terminato così il processo per direttissima nei confronti di un palestinese, irregolare nel nostro paese, arrestato lo scorso febbraio dalla Polfer e accusato di furto, resistenza e danneggiamento. Il giudice dopo la sentenza lo ha rimesso in libertà

La pena di un anno è stata trasformata in espulsione dall’Italia. E’ terminato così il processo per direttissima nei confronti di un palestinese, irregolare nel nostro paese, arrestato lo scorso febbraio dalla Polfer e accusato di furto, resistenza e danneggiamento. Il giudice dopo la sentenza lo ha rimesso in libertà. Il palestinese, 40 anni, con numerosi precedenti penali, era difeso dall’avvocato Francesca Zanardi Landi, la quale ha chiesto per lui il rito abbreviato, che prevede lo sconto di un terzo della pena. Dopo la richiesta di condanna da parte del pm Sara Macchetta, il giudice Luca Milani ha emesso la sentenza.
Il 7 febbraio, un passeggero di un treno diretto a Piacenza aveva avvertito la Polfer che gli erano stati rubati il computer e un iPad. L’uomo stava dormendo e il palestinese - nello zaino del quale è poi stato ritrovato l’iPad - ha approfittato di quel momento per derubarlo. Avvertita la polizia, gli agenti hanno rintracciato l’immigrato. L’attivazione della ricerca dell’iPad ha rintracciato il tablet che è stato poi rinvenuto nello zaino. L’uomo, però, si è opposto alla polizia e nella sede della Polfer ha rotto una sedia. Una rabbia che non si è placata nemmeno in Tribunale. Prima della direttissima, infatti, l’uomo si era lanciato con la testa contro una bacheca in legno cercando di ferirsi. Oggi, dopo la condanna è tornato in libertà. 

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