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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Diccap Sulpl e Ugl: «Non sopporteremo altri giochi al ribasso. Il 4 luglio scioperiamo»

Sciopero della municipale di Piacenza il giorno di Sant'Antonino, il 22 giugno l'assemblea: «L'Amministrazione ha fatto la scelta di penalizzare il personale della Polizia Municipale e se ne deve prendere onori e oneri»

Sciopero della Polizia Municipale di Piacenza il 4 luglio. «Lascia e raddoppia? La risposta esatta è raddoppia. Questo è quanto deciso dai lavoratori al termine dell’Assemblea, partecipatissima, che si è svolta il 22 giugno al comando di via Rogerio: infatti, oltre al Diccap, anche la sigla sindacale Ugl sciopererà in occasione della Festa del Santo Patrono il 4 luglio. Non vogliamo rielencare le motivazioni dello sciopero, ormai note a tutti. Cogliamo però l’occasione per ricordare all’Amministrazione e non solo, di non strumentalizzare lo sciopero dei Lavoratori della Polizia Municipale. Lo sciopero è un diritto inviolabile ed è l’unico modo (visto che fino ad oggi le abbiamo provate tutte, ma proprio tutte) per esprimere il profondo malessere di questa categoria sempre più bistrattata e depauperata». Scrive in una nota Miriam Palumbo, Coordinatore Area Territoriale Vasta del Diccap Sulpl. 

«Siccome l’Amministrazione - prosegue - ha fatto la scelta di penalizzare il personale della Polizia Municipale, se ne deve prendere onori e oneri. La nostra porta è sempre aperta, ma è chiaro che non siamo disposti a subire ulteriori giochi al ribasso. Senza nulla togliere alla forma scelta da altre sigle sindacali, ovvero quella del dialogo a oltranza, noi riteniamo che metodo altrettanto valido (condiviso da UGL e dalla maggioranza dei lavoratori) sia quello confermato durante l'assemblea, l’azione. Scioperare significa porre i nostri Amministratori dinanzi a un bivio, di fronte al quale dovranno finalmente scegliere una strada da percorrere e lungo la quale dovranno farsi carico delle loro responsabilità, nei confronti dei Lavoratori e della collettività». 

«Anche i lavoratori oggi hanno scelto, confermando di voler percorrere con convinzione la strada dello sciopero, non avendo altre alternative se non quella di soccombere; ognuno di noi è conscio del fatto che l’adesione allo sciopero comporterà un sacrificio economico per noi stessi e per le nostre famiglie, ma questo è un atto di coerenza a tutela del proprio futuro». Conclude la nota. 

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