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Indagine logistica

«Scontri forti possono accadere, ma si tratta sempre di un'attività che è puramente sindacale»

Parla Eugenio Losco, avvocato storico del Si Cobas e del foro di Milano che difende gli indagati del sindacato autonomo

«Nell'ordinanza si va ad analizzare un'attività che è puramente sindacale di scontri anche forti che possono accadere con le parti contrapposte, ma di questo stiamo parlando, ossia di attività posta in essere dai delegati e in parte dal nazionale, Aldo Milani che nulla centra: solo due contestazioni fanno riferimento a lui, niente altro. Il sindacato ha come finalità la tutela degli iscritti e dei lavoratori in generale». A dirlo Eugenio Losco, avvocato storico del Si Cobas e del foro di Milano che difende gli indagati del sindacato autonomo. E circa la questione economica: «Sì viene contestata senza però fare ipotesi di reato: è una gestione del sindacato e non a danno di altri. Sono rimborsi che sono dovuti da parte del Si Cobas nei confronti dei propri delegati. Faccio fatica a comprendere cosa centri in questo tipo di indagine se non per mettere del colore e una nota negativa per gli iscritti, tanto che non  ha una rilevanza ai fini delle singole contestazioni nemmeno dell'associzione a delinquere».Gli indagati di Usb sono rappresentati dagli avvocati Arturo Salerni e Marco Lucentini. 

Di seguito le note integrali dei sindacati

LA NOTA DI "SI COBAS LAVORATORI AUTORGANIZZATI" - Si stanno già mobilitando i Si Cobas che invitano «sin da ora i lavoratori e tutti i solidali a contattare i rispettivi coordinamenti provinciali per concordare le iniziative da intraprendere» chiedendo «Aldo, Arafat, Carlo e Bruno liberi subito». La Questura è presidiata all'esterno dagli agenti. «È evidente che ci troviamo di fronte all'offensiva finale da parte di stato e padroni contro lo straordinario ciclo di lotte che ha visto protagonisti decine di migliaia di lavoratori che in tutta Italia si sono ribellati al caporalato e condizioni di sfruttamento brutale - è la nota pubblicata sulla pagina Facebook - . È altrettanto evidente il legame tra questo teorema repressivo e il colpo di mano parlamentare messo in atto pochi giorni fa dal governo Draghi su mandato di Assologistica, con la modifica dell'articolo 1677 del codice civile tesa a ad eliminare la responsabilità in solido delle committenze per i furti di salario operati dalle cooperative e dalle ditte fornitrici. Ci troviamo di fronte a un attacco politico su larga scala contro il diritto di sciopero e soprattutto teso a mettere nei fatti fuori legge la contrattazione di secondo livello, quindi ad eliminare definitivamente il sindacato di classe e conflittuale dai luoghi di lavoro. Come da noi sostenuto in più occasione, l'avanzare della crisi e i venti di guerra si traducono in un'offensiva sempre più stringente contro i proletari e in particolare contro le avanguardie di lotta. Contro questa ennesima provocazione poliziesca, governativa e padronale il SI Cobas e i lavoratori combattivi, al di là delle sigle di appartenenza, sapranno ancora una volta rispondere in maniera compatta, decisa e tempestiva».

USB: «SCIOPERO GENERALE DELLA LOGISTICA PER 24 ORE» - «La USB è nel mirino del Ministero degli Interni e delle Procure di mezz’Italia ormai da troppo tempo, dalle denunce a raffica nei confronti di chi si oppone alla guerra e all’invio di armi, alle condanne per chi manifestava contro l’assassinio del nostro delegato proprio della logistica Abd El Salam durante un picchetto proprio a Piacenza per cui nessuno ha pagato, al “ritrovamento” di una pistola in un bagno della Federazione nazionale USB che si prova ad accollare ad un dirigente sindacale proprio della logistica». Lo scrive Usb in una nota, proclamando «lo sciopero generale della logistica a partire dal turno di notte odierno e per 24 ore» e lanciando «un appello a tutte le proprie federazioni perché attivino presidi di protesta in ogni città». L'organizzazione sindacale «sta valutando con i propri legali la controffensiva giudiziaria per smontare questo vero e proprio teorema antisindacale e le ulteriori iniziative di lotta». Per Usb «è evidente il tentativo, questo sì criminale, di cercare di impedire che nei magazzini della logistica, nei luoghi della produzione e della commercializzazione delle merci cresca e si rafforzi il sindacato di classe, conflittuale, che non cede di un millimetro sui diritti dei lavoratori». «La logistica - prosegue la nota - è uno degli snodi centrali dell’economia capitalista di nuova generazione, la circolazione delle merci è un ganglio determinante della catena del valore ed è lì che la contraddizione si esprime a livello più alto: sfruttamento della manodopera, per lo più straniera e ricattabile, utilizzo senza freni degli appalti e subappalti a cooperative anche con infiltrazioni, nemmeno troppo sotterranee, della malavita organizzata, diritti sindacali inesistenti e sistematicamente violati e quindi è lì che le lotte, il conflitto sono più dure e determinate e lì colpisce la repressione».

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