Discarica illegale di rifiuti pericolosi scoperta dalle Fiamme Gialle: denunciato un uomo
L'area esterna del distributore di benzina, circa 1600 metri quadrati, era stata trasformata in una discarica abusiva a cielo aperto in evidente stato di abbandono
Un'area di circa 1.600 metri quadrati, adibita a discarica illegale di rifiuti pericolosi, è stata sequestrata dai finanzieri del Comando Provinciale di Piacenza, a conclusione di un controllo in materia di prezzi del carburante effettuato nei confronti di un distributore di benzina a Ottone sulla Statale 45.
«Giunti sul posto, i militari del Gruppo di Piacenza, guidati dal tenente colonnello Luca Elidoro, - si legge in una nota - hanno subito notato come l’area esterna del distributore di benzina fosse stata trasformata in una discarica abusiva a cielo aperto in evidente stato di abbandono, con più di 400 pneumatici accatastati alla rinfusa, fusti pieni d’olio esausto, materiale ferroso, 8 carcasse di auto dismesse ed altri rifiuti speciali cosparsi sul terreno, materiale inquinante e altamente nocivo per la salute. Il titolare della struttura è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Piacenza per il reato di “attività di gestione di rifiuti non autorizzata”, previsto dal Testo Unico Ambiente». Le indagini sono state coordinate dal procuratore Grazia Pradella.
«Nel corso del controllo i militari - prosegue la nota - hanno altresì sanzionato l’inottemperanza del titolare agli obblighi di comunicazione periodica dei prezzi del carburante al Ministero dello Sviluppo Economico previsti dalla legge. Lo stesso sarà tenuto ad effettuare le operazioni di rimozione, di recupero e di smaltimento dei rifiuti, nonché di bonifica e di ripristino dello stato dei luoghi. Sarà infine applicata l’ecotassa sulla quantità di materiali abbandonati che verrà pagata alla Regione per garantire il ristoro ambientale. L’attività di servizio condotta nello specifico settore conferma l’impegno profuso quotidianamente dalle Fiamme Gialle piacentine al servizio della collettività, a tutela della salute pubblica e del patrimonio ambientale».