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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Dissesto idrogeologico, Urber: «Serve oltre un miliardo di euro per 894 interventi»

Il presidente dell'Unione regionale delle bonifiche Emilia Romagna Pederzoli: «Servono interventi strutturali di lungo periodo». I risultati del monitoraggio sullo stato di salute del territorio regionale

Lo stato geomorfologico della regione Emilia Romagna è gravissimo e senza essere accusati di allarmismo i dati più aggiornati raccolti minuziosamente sul territorio palesano questa realtà tutt'altro che rosea. Il rischio di dissesto idrogeologico in tutta l' Emilia Romagna è peggiorato notevolmente aumentando complessivamente di circa il 10% rispetto allo stesso periodo dell' anno precedente.  A renderlo noto è l'URBER (Unione Regionale delle Bonifiche dell'Emilia Romagna) che il 5 febbraio prossimo presenterà al Governo a palazzo Chigi - nell'ambito del Piano Nazionale contro il Rischio Idrogeologico redatto da ANBI (Associazione Nazionale Bonifiche Italiane) –, l'elenco dettagliato al centesimo degli interventi che, se realizzati in tempo utile, contribuirebbero in modo sostanziale alla messa in sicurezza del territorio dai fenomeni di frane e alluvioni che minacciano le comunità e le attività economiche emiliano-romagnole.

Gli interventi complessivi che i Consorzi di bonifica regionali evidenziano sono ben 894 per un importo che supera ormai di gran lunga il miliardo di euro attestandosi sulla cifra di un miliardo e cento milioni di euro. Le opere da realizzare riguardano le manutenzioni "straordinarie" di bonifica, sistemazioni idrauliche, adeguamento e potenziamento delle opere di scolo delle acque, laminazione delle piene, realizzazione delle casse di espansione (fondamentali per la sicurezza anche dei centri urbani), consolidamento frane ripristino dei versanti montani dal dissesto, realizzazione di briglie di contenimento del terreno. La rapidità del cambiamento climatico, alla radice delle violente precipitazioni cadute in tempi assai più ridotti, ha fatto impennare il numero delle emergenze montane che hanno avuto conseguenze immediate e drammatiche a valle dove oggi contenere i flussi, accerchiati da una urbanizzazione invasiva, è diventato sempre più arduo, lento e costoso. La media del valore degli interventi in pianura infatti, contrariamente a quanto si possa erroneamente presumere, è ben più alta rispetto a quella registrata sui rilievi a causa degli obblighi di legge che scaturiscono dall’ operare su territori inurbati.

Particolarmente significativo è il confronto che URBER propone con il recente passato e che nel dettaglio riguarda  la comparazione con l'anno 2010 in cui le necessità dell'Emilia Romagna erano ferme a quota 564.046.000 di euro per 652 interventi auspicabili. Oggi l'ammontare complessivo ha fatto registrare un bonifica-3

incremento esponenziale negativo pari al 40%; un dato eclatante e preoccupante che il Governo stesso e l’ANBI hanno posto di recente al centro delle loro priorità, un dato che in modo inoppugnabile mostra come sia impellente, anche e soprattutto in Emilia Romagna,  il bisogno di intervenire con convinzione e mezzi per arginare il grave rischio idrogeologico.

"Nonostante l'impegno profuso dagli enti, in primis la Regione Emilia Romagna, – sottolinea il presidente URBER Massimiliano Pederzoli – i fenomeni climatici avversi si ripetono a catena ed è per questo che la realtà fragile del territorio emerge tra le assolute priorità nazionali. Il bisogno è grande, i progetti ci sono, ora servono risorse adeguate."

Il lungo e capillare monitoraggio sul rischio di dissesto idrogeologico che i Consorzi di bonifica effettuano periodicamente su tutto il comprensorio regionale ci consegna un contesto in grave difficoltà, peggiorato notevolmente rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+10%) e addirittura in incremento del 40% rispetto al 2010. Servirebbero misure strutturali di lungo periodo più efficaci e straordinarie per arginare quei pericoli che costantemente minacciano e colpiscono le nostre comunità. Il 5 Febbraio prossimo a Palazzo Chigi sarà presentato da ANBI, nella cornice di #ITALIASICURA, la Struttura di Missione Contro il Dissesto voluta recentemente dal Governo, il risultato dell'ammontare complessivo nazionale del dissesto, un dato in cui l'Emilia Romagna pesa addirittura per quasi un ottavo del valore con un miliardo e cento milioni di euro.

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