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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

«Quella donna mi ha rubato 250mila euro», ma la querela era una vendetta

Chiuso il processo contro una imputata accusata di aver truffato un uomo in Valtidone. Rimessa la querela: «Un amico mi aveva chiesto di presentarla»

“Ho dovuto scrivere quella lettera perché chi mi aveva convinto a denunciare quella donna lo aveva fatto per vendetta”. Poche righe, scritte con una mano incerta e firmate di proprio pugno, ma chiarissime nel significato. Un testo che ha portato alla remissione della querela nei confronti di una donna, accusata di truffa ai danni di un anziano ultraottantenne al quale avrebbe “spillato” 250mila euro.

E’ la conclusione di un processo iniziato un paio di anni fa e al quale è stata messa oggi, 25 febbraio, la parola fine in tribunale. La vicenda si era svolta tra San Nicolò e Castelsangiovanni. La donna era stata denunciata perché tra il 1998 e il 2011 avrebbe più volte prelevato denaro, a sua insaputa, a un anziano. La donna, però, non era nuova a queste accuse. Nel 2011 venne condannata a un anno di reclusione per aver fatto “sparire” circa 400mila euro a un uomo (l’imputata ha già presentato il ricorso in appello).

La vittima della prima condanna, però, non aveva ritenuto congrua la pena e si era di nuovo scagliata contro la donna. L’uomo aveva così convinto un amico a querelarla di nuovo. La donna era stata rinviata a giudizio ed era stato fissato il processo. Poi, come in ogni romanzo che si rispetti, ecco il colpo di scena. Gli ingredienti ci sono tutti: la “femme”, il denaro e la vendetta. Solo che il rimorso è stato più forte e l’autore della querela “pilotata” ha deciso di rendere pubblico il perché del suo gesto. E così, al giudice non è rimasto altro che prendere atto della remissione e chiudere la vicenda.

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