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Cronaca San Giorgio Piacentino

Dopo 22 anni la tangenziale San Polo-San Giorgio è stata inaugurata

Autovia, che ha realizzato in due anni la variante extra urbana alla provinciale 6 per Carpaneto con il socio “Itinera”: «Trasferirà il 70% di traffico». Completati gli ultimi 8,5 chilometri dopo l'apertura del dicembre scorso fino a San Polo, nel 2018 Autovia è subentrata a Centropadane dopo un lunghissimo iter

Il grande giorno è finalmente arrivato. È stata infatti inaugurata nella mattinata del 25 settembre la nuova variante extra urbana secondaria alla Strada provinciale 6 di Carpaneto, tra i comuni di Podenzano e San Giorgio Piacentino prevista nell’ambito degli interventi sulla viabilità ordinaria principale di adduzione all’autostrada A21. Un’opera che il territorio Piacentino aspettava da ben 22 anni, i cui lavori si erano interrotti nel 2012, per essere ripresi soltanto nel 2018. Strada al centro di numerose polemiche, critiche, sede di un vivace dibattito politico e istituzionale tra gli enti che si sono interessati al suo destino. 

Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato, tra gli altri, Paola De Micheli (ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti), Andrea Corsini (assessore regionale a mobilità e trasporti), Patrizia Barbieri in qualità di presidente della Provincia e Claudio Vezzosi, ad di Autovia Padana. Numerose le ricadute positive sul territorio, grazie a un tracciato che si snoda per la sua interezza al di fuori dei centri abitati di Crocetta, San Giorgio Piacentino e San Polo (fino a San Polo la variante era già stata aperta lo scorso dicembre) consentendo al traffico veicolare di muoversi lungo direttrici completamente extra urbane.

Tra queste, una riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico nelle zone abitate, derivanti da una riduzione di veicoli dall’attuale strada provinciale stimata nell’ordine del 70%. 

Inaugurazione tangenziale San Polo-San Giorgio ©Trespidi-Mulazzi/IlPiacenza

Il completamento della nuova viabilità extraurbana secondaria - costato 16 milioni di euro, messi ovviamente dal concessionario privato, che ha completato il 70% rimasto da realizzare dell'opera - avviato nel dicembre 2018 pochi mesi dopo il subentro di Autovia Padana nella concessione autostradale per la A21 Piacenza-Cremona-Brescia e la diramazione per Fiorenzuola d’Arda, si estende per una lunghezza complessiva di circa 8,5 km e rappresenta un potenziamento della viabilità del territorio, affiancandosi alla SP6 di Carpaneto.

La realizzazione del nuovo tratto di viabilità è avvenuta sotto il coordinamento di Itinera, tra i principali player globali nella realizzazione di grandi opere infrastrutturali e di edilizia civile e industriale. La principale opera realizzata è il nuovo ponte sul torrente Nure, lungo 290 metri e suddiviso in sei campate. L’impalcato, del peso di circa 815 tonnellate, è stato realizzato con una struttura mista in acciaio-calcestruzzo.

Tra i principali interventi effettuati per favorire la viabilità circostante rientrano anche la realizzazione di sei sottopassi per il raccordo con le vie comunali esistenti nell’area e cinque rotatorie di collegamento tra la strada provinciale esistente e il nuovo tratto in variante. Ricompresa nella realizzazione della nuova viabilità extraurbana anche la riqualificazione e l’ampliamento della strada provinciale esistente nei 2,5 km di tratto terminale della nuova variante.

Autovia Padana SpA è la Società che, a partire dal 15 febbraio 2018, gestisce la tratta Piacenza-Cremona-Brescia dell’Autostrada A21. La rete viaria di Autovia Padana, che si estende tra Lombardia ed Emilia Romagna, comprende circa 89 chilometri di autostrada, da Piacenza a Brescia, e la Diramazione per Fiorenzuola d’Arda, andando così a raccordare la A21 Torino-Piacenza-Brescia con la A1 Milano-Bologna e l’A4 Torino-Trieste.

ALBERONI (SAN GIORGIO): «ANNI DIFFICILI, ORA TIMORI PER LE ATTIVITA’ DEL PAESE»

Il sindaco di San Giorgio Donatella Alberoni ha ricordato che sono stati «anni difficili, perché i lavori sono stati interrotti più volte». «In questi due anni registriamo qualche lamentela e qualche disagio, ma con la collaborazione di tutti abbiamo risolto. Una rotondina nella zona Conad collegherà meglio la zona industriale e il progetto è stato offerto da Autovia. Questa variante ridurrà il traffico a San Giorgio che nelle ore di punta è notevole, ci guadagneremo in sicurezza e in salute. E quando la Provincia realizzerà la rotonda di Case Nuove saremo collegati al meglio con la Val Vezzeno e la Valchero, rendendo più sicure queste strade. Ho però timori per le attività commerciali di San Giorgio».

PIVA (PODENZANO): «A SAN POLO MIGLIORATA LA VITA DA DICEMBRE»

«Sono molto emozionato – ha preso la parola anche il sindaco di Podenzano Alessandro Piva - per il mio comune è una giornata speciale, bellissima. Sono passati vent'anni dall’inizio dell’iter dell’opera. Anni anche di polemiche, penso che queste andranno avanti lo stesso, ma ora l’opera c'è. Per il mio ente ricordo l’impegno dei due predecessori, i sindaci Antonio Maestri e Alessandro Ghisoni. Da quando “Autovia” ha preso in mano la situazione i tempi sono stati rispettati e sono state aggiunte anche delle migliorie. Il ponte su cui siamo rispetta gli standard di costruzione del 2020, non del 2008, ovvero quando era stato progettato. Per il mio territorio posso dire – riferendosi all’osservazione della collega Alberoni – che il tratto di San Polo aperto a dicembre ha migliorato la vita per gli abitanti».

L’assessore regionale ai trasporti Corsini ha definito questa fase «un momento di ripartenza, nei prossimi mesi altre inaugurazioni nel settore delle infrastrutture in questa regione».

BARBIERI: «QUEST'OPERA LA VOLEVAMO TUTTI»

«Attendevamo da 22 anni quest’opera – ha ricordato il presidente della Provincia Patrizia Barbieri, volendo citare anche i suoi predecessori nel ruolo - la convenzione era del 1998. Ero sindaco di Castelvetro, facevo parte dei sottoscrittori. C'è stato dietro l'impegno di tutti i sindaci dal 1998 a oggi per questo intervento, così come i consiglieri regionali e parlamentari, l'opera strategica la volevamo tutti. Dà risposte al tessuto economico dell’intero territorio. Porterà benefici a tutta la provincia, non solo a questi comuni». Barbieri ha voluto ribadire più volte il fatto che le istituzioni piacentine, di tutti i livelli e di tutti i colori politici, abbiano “martellato” sulla questione. «Nel 2012 è scaduta la concessione di Centro padane e i parlamentari hanno insistito. Era stato realizzato solo il 30 per cento degli interventi che dovevamo ricevere. Poi con Autovia siamo riusciti a completare ed è una grande soddisfazione. La Provincia farà la sua parte ammodernando anche la Sp 6 verso Carpaneto».

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