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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Dosi al Viminale: «Bene il controllo di vicinato ma servono più telecamere di sorveglianza»

Il sindaco Paolo Dosi ha partecipato nella giornata del 19 aprile, in qualità di componente della delegazione Anci, alla riunione dell’Osservatorio nazionale sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti di amministratori pubblici locali

Il sindaco Paolo Dosi ha partecipato nella giornata del 19 aprile, in qualità di componente della delegazione Anci, alla riunione dell’Osservatorio nazionale sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti di amministratori pubblici locali, presieduto dal Sottosegretario agli Interni, Giampiero Bocci, in programma a Roma presso il palazzo del Viminale. E’ stata presa in esame la situazione emergenziale di alcune aree del Paese dove gli attentati agli amministratori locali sono purtroppo quasi quotidiani, ma soprattutto sono state discusse le iniziative da mettere in campo per tutelare i sindaci, gli assessori, i consiglieri e tutte le figure tecniche degli enti locali a rischio. Della delegazione Anci, oltre al sindaco Dosi, faranno parte anche il primo cittadino di Napoli Luigi De Magistris e Piersandro Scano, sindaco di Villamar (Cagliari) e presidente di Anci Sardegna. 

Il sindaco Dosi, in rappresentanza dell'Anci e come presidente del Fisu, ha sottolineato come il tema del presidio del territorio risulti sempre più attuale per le amministrazioni locali, chiamate ad intervenire in un momento di contingenza profondamente negativa, con il progressivo venir meno delle risorse economiche e delle risorse umane costituite dalle Forze dell'ordine e di Polizia municipale, numericamente sempre più esigue. “Da questo punto di vista - ha detto - interessante è il lavoro dei gruppi di controllo di vicinato, che richiedono un costante dialogo con le Amministrazioni locali. Presidi questi, che contribuiscono a creare un clima di superamento e contenimento della criminalità. Ha infine chiesto un intervento attivo e concreto ma poco oneroso per il Governo, per investimenti in telecamere di sorveglianza e di presidio del territorio”.

Pier Sandro Scano, ha sottolineato la situazione di precarietà in cui si trovano molti Comuni della Sardegna a seguito di episodi di criminalità che hanno causato molte fragilità nel territorio sardo. “Anche in base alle esigenze manifestate dai sindaci della nostra regione – ha detto – fatte proprie anche dall’Anci Sardegna, chiediamo interventi del Governo, finanziamenti per intensificare la sorveglianza con telecamere e strumenti di video sorveglianza per una spesa prevista di 30mila euro”. È stata anche auspicata da Scano una maggiore collaborazione tra comunità locali e forze dell'ordine.

Il sottosegretario Giampiero Bocci ha convenuto sulle richieste degli amministratori locali, ritenendo necessaria una forma di collaborazione tra i diversi livelli istituzionali: “Recentemente – ha affermato – sono stati avviati in via sperimentale sei osservatori due dei quali a Cagliari e a Reggio Emilia, i cui esiti potranno essere utili anche per altri territori. Inoltre – ha concluso – la settimana scorsa è stata avviata la conferenza Stato/Città in cui si è proposto di utilizzare fondi comunitari per migliorare la sicurezza in ambito urbano attraverso controlli specifici nei settori dei lavori pubblici e dei progetti urbanistici, per controllarne l’efficacia, anche attraverso una rigorosa azione degli uffici comunali”. 

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