rotate-mobile
Cronaca Corso / Corso Vittorio Emanuele II

Dosi: «Le parigine sono un beneficio per i negozi del Corso»

Il primo cittadino: «A breve sarà completata l'installazione delle parigine, nel senso che solo ora che è stato approvato il bilancio d'esercizio potremo completare l'intervento e rendere agibili i paletti dissuasori in sicurezza». Ma ancora tanti automobilisti parcheggiano in quel tratto, anche tra una parigina e l'altra

Sembra che tanti automobilisti continuino imperterriti a parcheggiare sulla pista ciclabile di Corso Vittorio Emanuele, nonostante il Comune nelle scorse settimane avesse installato delle parigine per mettere in sicurezza quel tratto.  «Mentre in bicicletta – spiega il presidente dell'associazione Pendolari di Piacenza Ettore Fittavolini - mi apprestavo a percorrere la ciclabile di Corso Vittorio Emanuele la sera del 28 luglio, ho notato gli ennesimi problemi di sempre. Come si può notare, la maleducazione dei piacentini non conosce confine e se ne frega di divieti e parigine varie, abituati ad entrare in gelateria o in pizzeria in macchina. Nello specifico, prescindendo dal fatto che la violazione li è doppia, perché c’è anche la fermata dell’autobus, mi domando se questa sia la modalità corretta di posizionarle, in maniera tale che comunque si possa parcheggiare, senza difficoltà di manovra».

«Siamo così messi male - continua Fittavolini - che non vi erano parigine in numero sufficiente nei depositi comunali per fare un intervento a regola d’arte? Vi sono numeroso foto di “fenomeni” che parcheggiano a lisca di pesce, tra un paletto e l’altro. Contesto quindi quanto affermato dall’assessore Cisini, per cui il lavoro è terminato ed adesso toccherebbe alla polizia municipale.  Posto che gli agenti sembrano sempre essere impegnati in altre faccende, l’unica e normale soluzione per ovviare al problema (e se fossi nell’assessore mi sentirei preso per i fondelli, a vedere gli scatti fotografici dei cittadini che immortalano le macchine in sosta sulla ciclabile, nonostante divieti e dissuasori) e che suggerisco sommessamente, è quella di mettere le catenelle tra un paletto e l’altro, oppure i masselli autobloccanti, come nell’intervento fatto, sempre con le parigine, davanti alla sede del Coni in via Calciati. A Milano, a fronte degli eccessi di maleducazione, hanno usato le maniere forti, ed in certe vie posizionato dei mini new jersey invalicabili, a meno di volere rompere la coppa dell’olio dell’autovettura. Dice il proverbio: “a mali estremi, estremi rimedi” ed è questo il caso. Alla fine si può amaramente constatare che l’unica categoria che ha fatto le spese della “tolleranza zero” a Piacenza è quella dei pendolari ciclisti, in virtù della sparizione delle rastrelliere da Piazzale Marconi e relativo divieto di sosta con rimozione forzata, con relativo “scippo” del capannone deposito bici. Tutto questo alla faccia della mobilità sostenibile».

«Leggo in questi giorni diversi articoli – ha precisato in una nota il sindaco di Piacenza Paolo Dosi - sulla questione relativa al posizionamento delle “parigine” in Corso Vittorio Emanuele. La scelta dell’Amministrazione comunale, attraverso la collocazione di questi paletti dissuasori in ghisa, deriva dall’esigenza di coniugare la viabilità e la sicurezza soprattutto in quella zona, dove da più parti mi è stata segnalata la presenza continua di auto e Suv in divieto di sosta che impediscono ai ciclisti di accedere ai loro spazi riservati». «Il posizionamento delle parigine – continua il primo cittadino - permetterà ai numerosi ciclisti di percorrere il tratto ciclabile in sicurezza e, di questa scelta dovrebbero trarne beneficio anche gli esercizi pubblici e commerciali che in quel tratto di Corso Vittorio Emanuele lavorano particolarmente bene e rappresentano non solo un’attrattiva commerciale, ma anche un punto di riferimento per tanti piacentini proprio per la qualità delle loro offerte. Un gruppo di commercianti che esercita al meglio il proprio lavoro, sia che si tratti di ristorazione che di vendita al dettaglio, e per i quali l’Amministrazione comunale esprime il proprio apprezzamento e la propria stima. Tutto ciò deve essere però inquadrato in una prospettiva più ampia, favorendo in quella zona più che la presenza di veicoli, la frequentazione da parte dei cittadini in una delle vie più suggestive della città. A breve – conclude Dosi - sarà completata l’installazione delle parigine, nel senso che solo ora che è stato approvato il bilancio d’esercizio potremo completare l’intervento e rendere agibili i paletti dissuasori in sicurezza. Del resto, sulla scelta delle parigine diversi cittadini hanno avuto parole di apprezzamento nei confronti dell’Amministrazione comunale, in quanto con la loro posa si sentono più garantiti e tutelati. L’Amministrazione comunale ha infatti a cuore la sicurezza e la vivibilità».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dosi: «Le parigine sono un beneficio per i negozi del Corso»

IlPiacenza è in caricamento