Mai come in questi giorni a Piacenza e provincia si sta lottando contro lo spaccio di droga. Sono sei gli arresti effettuati da carabinieri e polizia negli ultimi giorni, tutti per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

BARMAN CON METADONE IN CASA - I carabinieri del nucleo investigativo hanno effettuato quattro arresti, due dei quali sicuramente degni di nota. Il primo riguarda un barman piacentino di 43anni nella cui abitazione al Peep i carabinieri del Nucleo investigativo hanno fatto irruzione l'altro pomeriggio, dopo aver notato un impiegato piacentino di 39 anni che si allontanava da casa sua dopo aver acquistato una dose di hascisc. In casa dell'uomo i militari hanno trovato altri 15 grammi di hascisc già tagliati, e una cinquantina di confezioni di metadone, una sostanza che rientra nelle tabelle ministeriali sugli stupefacenti e la cui detenzione è vietata senza un apposito permesso. Per giustificarsi, il piacentino ha detto ai carabinieri che utilizzava il metadone per preparare un nuovo cocktail. Questo ovviamente non lo ha però salvato dall'arresto.

PRESO FABIETTO "RE DEI GIARDINI" - Sempre i carabinieri comandati dal capitano Rocco Papaleo hanno arrestato un piacentino di 29 anni «noto nell'ambiente dello spaccio - ha detto l'ufficiale dell'arma - come "Fabietto il re dei giardini"». I militari in borghese l'altro pomeriggio erano appostati nella zona tra i giardini Margherita e la stazione e hanno notato il 29enne mentre si avvicinava ad alcuni noti tossicodipendenti per raccogliere probabilmente le ordinazioni. Infatti poi è salito in auto con un amico e si è diretto nella zona del Lodigiano, probabilmente per rifornirsi in base agli ordini che aveva ricevuto. Sulla via del ritorno però, nella zona di San Rocco, è stato bloccato dai carabinieri che gli hanno trovato di tutto: cocaina, hascisc e anche eroina. Per lui sono scattate le manette , mentre il suo autista è stato denunciato a piede libero per il concorso nello stesso reato.

"ERBA" AI MINORENNI - Gli agenti della squadra mobile invece hanno arrestato un liberiano clandestino di 25 anni, con precedenti per falsificazione di documenti, che spacciava ai ragazzini minorenni. Conosciuto nell'ambiente con il soprannome di "Bob" (riferito a Bob Marley) lo si trovava spesso nella zona di via Colombo dove veniva avvicinato dagli adolescenti che volevano acquistare un po' di marijuana. Infatti l'altra sera gli agenti in borghese della mobile lo hanno bloccato subito dopo aver venduto marijuana a un ragazzo e una ragazza piacentini di 17 e 14 anni. IN casa aveva altre otto dosi di "erba" e per lui sono scattate le manette

DA MILANO CON LA DROGA - C'era anche un famoso notaio milanese, oltre ad avvocati, un giornalista e anche un esponente dell'alta moda, tra i clienti di un milanese di 52 anni arrestato per detenzione e spaccio di stupefacenti su ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Milano Antonio Salemme. Il provvedimento restrittivo è stato concesso grazie alle indagini svolte dai carabinieri della Compagnia di Bobbio, che nei mesi hanno raccolto riscontri e indizi circa la presunta attività di spaccio ad alto livello portata avanti dal milanese (M.M. le sue iniziali) che già in passato aveva avuto problemi con la giustizia, e che secondo i carabinieri sarebbe legato alla "mala" milanese.

L'uomo abita in un palazzo nella zona di piazzale Corvetto, sorvegliato 24 ore su 24 da un gruppo di immigrati che, come delle vere sentinelle, sono pronti ad avvertire nel caso già da lontano vengano notate le forze dell'ordine. Grazie ad intercettazioni telefoniche, ambientali e pedinamenti, i carabinieri piacentini hanno raccolto una serie di riscontri circa la presunta attività di spaccio del 52enne, trovando tra i suoi clienti appunto nomi blasonati della Milano vip. A dimostrazione della professionalità dei rapporti, nelle conversazioni per stabilire luoghi e tempi per l'acquisto della cocaina, si davano tutti comunque del "lei". Il 52enne, già nel marzo scorso, era stato arrestato con quaranta grammi di cocaina, e parte della droga arrivava poi anche nel Piacentino, in tutta la zona della Valtrebbia, soprattutto a Rivergaro.