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Cronaca

Letta chiude la campagna di Bersani, Carini: «Le regole non si cambiano in corsa»

Letta chiude la campagna del Comitato Bersani. Carini: «Competizione di qualità perchè vera, ma le regole non si cambiano in corsa»

Sarà il vicesegretario nazionale del Pd Enrico Letta, atteso sabato 1 dicembre alla Volta del Vescovo alle 19 per un aperitivo aperto a tutti i sostenitori di Pierluigi Bersani, a chiudere la campagna del comitato “Piacenza per Bersani”.

Il coordinatore provinciale del comitato, Marco Carini, sottolinea il valore della presenza di Letta, che era già intervenuto nella nostra città in occasione della presentazione ufficiale del Comitato Bersani. “La presenza di Letta è anche il riconoscimento – fa notare Carini – dello straordinario risultato conseguito sul nostro territorio in termini di partecipazione: in tempi di antipolitica siamo infatti riusciti ad accrescere il numero di elettori rispetto alle precedenti consultazioni. Una mobilitazione del nostro popolo che è il frutto di una competizione vera e della qualità del dibattito che si è sviluppato in queste settimane, al quale hanno concorso in maniera propositiva tutti i rappresentanti dei candidati in campo”.

“Dentro a questo quadro s’innesta poi – aggiunge – il grande risultato ottenuto da Pierluigi Bersani a Piacenza e in provincia dove sono stati fondati ben 71 comitati a suo sostegno: il suo consenso ha superato ampiamente la media nazionale e anche quella regionale. Con il 50,3 per cento guadagnato, il segretario del Pd sarebbe già vincitore al primo turno delle primarie: segno che i piacentini considerano il loro illustre concittadino la figura più adatta a ricoprire la carica di premier del nostro paese, alla guida del centrosinistra. Ai 9200 piacentini che hanno assegnato a Bersani una vittoria netta e marcata va il ringraziamento del comitato, ma anche l’invito a confermare il loro orientamento in occasione del ballottaggio di domenica prossima”.

“A questo proposito voglio ricordare – afferma Carini – che le regole stabilite dal comitato organizzatore delle primarie e condivise all’unanimità da tutti i candidati non possono essere cambiate in corsa e le polemiche a cui ci tocca assistere in questi giorni assomigliano molto a quelle del malato con la febbre che se la prende con il termometro. Al secondo turno potranno essere ammessi solo in via eccezionale i cittadini che non si sono registrati nei 21 giorni già a disposizione. Questi devono dimostrare di non essere riusciti a registrarsi per impedimenti oggettivi e le loro richieste saranno vagliate dal comitato provinciale composto dai rappresentanti di tutti i partiti”.

“Noi vogliamo che le primarie siano una festa della democrazia – conclude Carini – la cura del popolo contro tutti i populismi, per questo invitiamo tutti alla nostra iniziativa di chiusura di sabato con Enrico Letta”.     

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