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Cronaca

Esame della patente con l'auricolare: un caso anche a Piacenza

Il caso scoperto a Trento nel 2013 ha dato il via ad una complessa indagine, conclusa nei giorni scorsi. La banda stava spostando l'attività a Bologna, Milano e Firenze. In un mese sono stati circa 50 gli esami superati con il metodo dell'auricolare, un caso anche nella nostra città

Arrivavano a pagare fino a 4000 euro per passare l'esame della patente, ovviamente truccato. Il caso scoperto a Trento nel novembre 2013 si è rivelato essere uno dei tanti, scoperti negli ultimi anni in tutto il Nord Italia, tanto da far scattare un'indagine molto complessa che ha toccato le città di Bolzano, Milano, Blogna e Firenze e anche Piacenza. Il metodo usato era sempre lo stesso: all'esame i candidati si presentavano con un auricolare nascosto. Dall'altra parte un suggeritore ben preparato, con il libro alla mano, forniva le risposte assicurando il buon esito dell'esame.

Nei giorni scorsi la PM Maria Colpani ed il GIP di Trento Francesco Forlenza hanno emanato 3 ordinanze di custodia cautelare e 8 obblighi di dimora, nei confronti di 11 persone responsabili dei reati di associazione a delinquere e falsità ideologica in autorizzazioni amministrative. Si tratta di un gruppo di pachistani, che fornivano un "esame facile" ai connazionali. Lo scoglio più grande è come sempre la lingua, l'italiano astruso del Codice della Strada, e dei test della Motorizzazione. Uno scoglio da aggirare, illecitamente, pagando. L'operazione ha coinvolto più di 60 agenti dei vari compartimenti della stradale: tre membri della banda sono finiti in carcere, altri 8 ai domiciliari.

"La complessa indagine, coordinata dalla dottoressa Maria Colpani della Procura della Repubblica di Trento e condotta dalla Sezione Polizia Stradale di Trento, trae origine dalla segnalazione di un anomalo flusso di cittadini stranieri, soprattutto di origine pachistana, presso la locale Motorizzazione civile per sostenere gli esami per il conseguimento della patente di guida di categoria B - si legge nel comunicato della Questura -. Gli accertamenti posti in essere dagli specialisti della Polstrada di Trento permettevano di individuare, in diverse occasioni, cittadini stranieri che cercavano di sostenere e superare l’esame teorico per il conseguimento della patente di guida utilizzando metodi fraudolenti".

Sarebbero una cinquantina gli esami sotenuti illegalmente, sempre con lo stesso trucco, in un solo mese, presso la Motorizzazione di Trento. Un numero che non poteva non destare qualche sospetto, tanto che l'attività si stava già spostando in altre città, mentre a Trento erano già partite le indagini. 

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