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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Facsal / Viale Pubblico Passeggio

Facsal, "Piacenza Viva": «Il sindaco ha fatto bene a togliere le panchine»

Le panchine rimosse dal Pubblico Passeggio dividono l'opinione pubblica. Callegari (Piacenza Viva): «Ospitavano giorno e notte numerose persone incivili e moleste». Fittavolini (Associazione Pendolari): «Ennesima decisione insensata dell'Amministrazione»

«Come noto, non sono mai stato un sostenitore della maggioranza guidata dal Sindaco Dosi – spiega Fabio Callegari di “Piacenza Viva” - ma in relazione all’ormai nota “questione panchine”non posso esimermi dal complimentarmi con lui per il buon senso mostrato. Nella prima metà di dicembre, infatti, venivo interessato da un gruppo di residenti e commercianti della zona, i quali mi segnalavano il grave stato di inciviltà e degrado in cui, da alcuni mesi, versava il quartiere in questione. Insieme a questi volonterosi cittadini ci siamo attivati presso il Sindaco e l’Assessore Cisini affinché venissero adottati rapidi ed incisivi rimedi ad una situazione non più sostenibile. Si chiedeva, tra le altre cose, la rimozione della panchine che, in ogni ora del giorno e della notte, ospitavano numerose persone incivili e moleste che impedivano a residenti e commercianti di vivere e lavorare serenamente.

Con piacevole sorpresa, dopo alcune settimane, abbiamo potuto apprendere che gli operai del Comune stavano attuando le promesse del primo cittadino. Ritengo pertanto gravi e fuori luogo le dichiarazioni del Consigliere Lucia Rocchi che parla di “razzismo”.  In questa vicenda mi pare vengano in rilievo solo aspetti positivi.  In primis, l’elevato grado di volontà e responsabilità con cui i cittadini si sforzano di rendere la città sempre più sicura ed accogliente. In secundis, per onestà intellettuale, devo riconoscere al Sindaco di aver mostrato buon senso e pragmatismo nel risolvere, in poco tempo e a “costo zero”, gravi problemi che riguardavano la quotidianità dei residenti del quartiere in questione tra cui, giova evidenziarlo, vi è pure un macellaio nordafricano perfettamente integrato e rispettoso delle regole di civile convivenza.

L’unica discriminazione che è data rinvenire è nei confronti dei residenti e dei piacentini che, a quanto pare, non sono più liberi di pretendere il rispetto di basilari regole di civiltà senza essere tacciati di razzismo. Grazie ancora quindi al Sindaco ma soprattutto a tutti quei cittadini e commercianti che ogni giorno si sforzano per rendere la nostra città più accogliente e sicura, alla faccia del buonismo ormai imperante, purtroppo anche a Piacenza».

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ETTORE FITTAVOLINI (ASSOCIAZIONE PENDOLARI): «ENNESIMA INSENSATA DECISIONE DELL’AMMINISTRAZIONE»

«E’ proprio vero che al peggio non c’è mai fine, e la nostra Amministrazione Comunale fa di tutto per confermare l’adagio. Come se non bastasse essere la barzelletta d’Italia in tema di lotta alle biciclette (!) – l’ ordinanza che le bandisce da Piazzale Marconi - reiterata in via definitiva all’inizio del mese di gennaio – ne è l’esempio fulgido, ci è toccato leggere sul giornale di domenica l’ennesima perla. Adesso anche le panchine del Pubblico Passeggio, zona Piazzale Libertà verso Piazzale Roma, sono fonte di degrado, al pari dei velocipedi. Infatti, con geniale ed acuta decisione, si è pensato bene, per ovviare all’incuria dell’area, causata da spaccio, sudiciume vario prodotto da una fauna di nullafacenti che da anni indisturbata si fa gli affari suoi senza che vi siano controlli e repressione dei comportamenti incivili e delittuosi, di sradicare le panchine, invece dei soggetti dediti al malaffare ed al vagabondaggio.. Uno strano modo tutto piacentino di preoccuparsi della tutela della sicurezza e del vivere tranquillo dei cittadini,  che ci ha lasciati allibiti.

In primis, una resa delle istituzioni di fronte all’illegalità ed un cattivo messaggio, che non risolve il problema ma eventualmente lo sposta in altre zone della città, e che cozza contro il desiderio di sicurezza, rispetto della legalità che i piacentini reclamano a gran voce, rimanendo inascoltati.

Invece di attuare il pugno di ferro e la sacrosanta repressione dei reati (che non significa essere razzisti !!!), il ferro si è preferito tagliarlo, quello delle panchine. Di questo passo, come ho già letto sui social network, a commento di questa insensata decisione, se qualche ubriaco, come già succede, in una movida che di piacevole ha poco o nulla, se non l’intolleranza verso il vivere civile, si metterà ad urinare sotto le volte di Palazzo Gotico, onde evitare il ripetersi del gesto, lo abbatteremo: il palazzo, non l’ubriaco.

Oppure, per ridurre il fenomeno dei furti in appartamento, che sta diventando una piaga incontrollata, invece di catturare, processare e mettere in galera i colpevoli, si emetterà apposita ordinanza comunale per obbligare tutti i piacentini a tenere aperte porte e portoni, saracinesche e garages, anche dove non è rimasto più nulla. da rubare. Ci aspettiamo inoltre, tanto per evitare le rapine, un nuovo editto bulgaro che imponga la chiusura di tutti gli sportelli bancari e postali su tutto il territorio comunale.

Cari signori, così non va proprio, ma il problema è che vi ostinate a non capirlo, ammantati da un finto buonismo, condito da un pizzico di bei paroloni quali tolleranza ed integrazione, che cozzano contro la realtà dei fatti. L’integrazione delle culture in una società civile presuppone due capisaldi, quali il rispetto delle leggi e l’educazione civica, che vanno perseguiti, senza se e senza ma. Chi non lo capisce non è degno di stare a Piacenza, qualunque sia il colore delle sua pelle o il Dio nel quale dice di credere».



 

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