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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

«Falcone e Borsellino sono stati miei maestri. Pensando a loro continuo la mia azione»

Festival del diritto: il presidente del Senato Pietro Grasso ha incontrato gli studenti delle tesate giornalistiche delle scuole piacentine

«Nella vita, quando si è giovani, è essenziale avere dei modelli di vita, dei maestri che it indicano la strada da percorrere. Io ne ho avuti alcuni che mi hanno aiutato a capire di non lasciarsi abbattere dai piccoli insuccessi. Alcuni di loro li ho persi per strada, come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, distrutti da centinaia di chili di esplosivo. Pensando a loro continuo nella mia azione»
Il presidente del Senato Pietro Grasso ha ricordato con commozione i due storici magistrati del pool antimafia di Palermo uccisi da Cosa nostra. Lo ha fatto al termine dell’incontro che ha avuto con alcuni studenti piacentini nella sala del Consiglio comunale. La seconda carica dello Stato ha infatti partecipato al Festival del diritto con un affollato incontro a Palazzo Gotico, ma prima - come consuetudine - ha incontrato le redazioni dei giornali studenteschi e ha risposto alle domande dei giovani a 360 gradi: dalla Mafia, alla politica, passando per l’immigrazione. Alla fine c'è stato spazio anche per la foto di gruppo e per l'immancabile selfie con uno degli studenti, Francesco Petronzio del liceo Respighi.

Pietro grasso selfie-2«Bisogna credere nelle utopie - ha detto Grasso a chi gli ha chiesto se può esistere un mondo senza Mafia - La storia insegna che idee che parevano utopie si sono invece poi realizzate. Pensiamo alla condizione della donna, a quanto si è evoluta grazie al femminismo. Bisogna fare in modo che ciò che sembra irrealizzabile lo divenga. Gli adulti sono cinici spesso. Sono cinici nel dire che nulla può cambiare. Ma voi giovani non avete ancora avuto delusioni e potete credere in un cambiamento. E’ davvero possibile un mondo senza Mafia, inteso come metodo di prepotenze, corruzione, e illegalità. Quanti giovani come voi vengono reclutati dalla criminalità organizzata e pensano che questo gli possa dare potere e denaro. Invece li porta al carcere, al sangue e alla morte». 

Pietro Grasso al Festival del Diritto ©Gatti/IlPiacenza

Qualcuno ha poi chiesto come far recuperare ai giovani la fiducia nelle istituzioni. «È un problema delle istituzioni, non vostro - ha risposto il presidente del Senato - Arriva la sfiducia per la politica perché non si vede una utilità diretta nei costi della politica stessa. Gli sprechi danno rabbia, soprattutto a quelle persone che faticano a sopravvivere. Manca il "bene comune" che dovrebbe essere garantito dalle istituzioni. Per questo dobbiamo dare più opportunità ai giovani. La politica deve abbandonare le posizioni di privilegio e andare incontro ai giovani. La disoccupazione giovanile, altissima nel nostro Paese, è una recessione della società che provoca fuga all’estero».
 

La cultura della legalità, così come chiesto da qualcuno, secondo Grasso è qualcosa di più del rispetto delle norme.  E’ un insieme di principi e comportamenti di libertà e uguaglianza insiti nella Costituzione. I giovani devono contribuire attraverso la formazione e capendo che quelli sono i principi per stare insieme. Non sottomettersi alle prepotenze e portare aventi questi principi. Non aspettate che qualcuno arrivi da fuori a risolvere i problemi. Fatevi strada con lo studio e l’impegno per costruire il futuro».

«Io sono sempre stato e resto favorevole all'allargamento del diritto di cittadinanza a tutti quei cittadini stranieri che dimostrino di esser integrati nel nostro Paese - ha detto parlando di immigrazione - Non è solo una questione di ius soli. Io vado in tante scuole italiane a parlo di legalità con tanti ragazzi come voi, compresi studenti stranieri che quindi contribuiscono concretamente alla costruzione della legalità nel nostro Paese, per quale ragione essi non dovrebbero essere a pieno diritto cittadini italiani»

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