Falsari digitali di banconote: tre arresti a Piacenza
Tre piacentini arrestati e undici persone denunciate per aver fabbricato e messo in circolazione banconote false da dieci, venti, cento euro in Italia e altri paesi europei. L'operazione denominata "Carta canta" è stata condotta dai carabinieri di Piacenza e dal comando antifalsificazione monetaria di Roma
Stampe digitali di altissima qualità. Tipografi e aziende compiacenti. Migliaia di euro falsi pronti a essere immessi sulla piazza piacentina e, di conseguenza, su quella europea.
Sono davvero notevoli gli sviluppi dell'operazione "Carta Canta" portata a segno nei giorni scorsi dai carabinieri del Nucleo investigativo d Piacenza, che hanno denunciato quattro tipografi piacentini e sequestrato, oltre a cliché e carte filigranate e con ologrammi, anche circa 700 banconote da dieci euro false, e realizzate nello sesso scantinato alla Besurica dove, alcuni mesi fa, gli stessi carabinieri del tenente Rocco Papaleo avevano arrestato il grafico pubblicitario piacentino ora ai domiciliari (insieme a lui erano finiti in manette anche un ex ingegnere della Nasa e un buttafuori di una discoteca piacentina).
E' uno dei rarissimi casi di falsificazione di banconote da 10 euro |
I quattro denunciati, secondo i carabinieri, fornivano al grafico piacentino la materia prima, ovvero la carta e alcuni macchinari, sulla quale poi stampare digitalmente quanto ottenuto al computer. «Davvero bravo» hanno commentato gli specialisti del Nucleo antifalsificazione monetaria di Roma che hanno sottolineato come quello scoperto a Piacenza sia uno dei rarissimi casi in cui siano state falsificate banconote da dieci euro.
I carabinieri del nucleo investigativo sono arrivati sulle tracce dei quattro prendendo le mosse, appunto, dalla prima parte dell'indagine di alcuni mesi fa che, partita dai night club della provincia dove i soldi falsi venivano dati come mancia alle ballerine di Lap Dance, aveva portato all'arresto dei tre piacentini.
Migliaia di euro falsi di altissima qualità pronti per essere immessi sul mercato |
Ora a finire nei guai sono stati: C.F. classe 49, nato a Piacenza, residente a Piacenza, di professione tipografo; D.G. classe 41, nato e residente a Piacenza, di professione tipografo; R.M. classe 62, nato a Brescia, residente a Piacenza, tipografo e pubblicitario; B.P. classe 80 nato e residente a Piacenza, commerciante.
«Quando abbiamo perquisito le loro aziende in città e provincia - hanno spiegato i carabinieri - tra i vari tipi di carta comune che avevano accatastata nei magazzini abbiamo anche trovato una carta particolare che corrispondeva a quella utilizzata dal grafico pubblicitario piacentino per falsificare le banconote». Ulteriori riscontri, tra i quali anche una memoria scritta di proprio pugno durante questi mesi in carcere dal grafico arrestato, hanno permesso di raccogliere sufficienti elementi per denunciare gli altri quattro piacentini.

