Green pass falsi con 250 euro, arrestata un'infermiera dell'Asl
Operazione dei carabinieri del Nucleo investigativo di Piacenza. Arrestato anche un uomo che le procacciava i clienti. La professionista lavorava in una farmacia della città: 23 i piacentini denunciati per aver acquistato il Green Pass falso
All'alba di mercoledì 2 febbraio i carabinieri del Nucleo investigativo di Piacenza hanno portato a termine un’operazione con l'arresto di due persone ritenute responsabili di corruzione, falso e rilascio di certificazioni verdi Covid-19 in cambio di denaro e in assenza dei presupposti di legge. A finire alle Novate, su ordinanza di custodia cautelare, un’infermiera piacentina dipendente Ausl di circa 50 anni che lavorava anche in una farmacia della città, e un suo collaboratore che le procacciava clienti che è invece agli arresti domiciliari. «Non era una no-vax perché era vaccinata - sottolineano i carabinieri e la Procura - ma faceva quello di cui è accusata per soldi, tanto che aveva approntato un vero e proprio tariffario (250/500 euro)». Sono 23 i piacentini che si sono rivolti a loro per avere falsi green pass senza vaccino o falsi tamponi prima positivi e poi negativi: tutti sono stati denunciati in concorso per i medesimi reati.
L'indagine è partita da un esposto proprio dell’Ausl ed è stata condotta dai carabinieri guidati dal Maggiore Lorenzo Provenzano e dal Nas e coordinata dal sostituto procuratore Daniela Di Girolamo.