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Cronaca

«Fase 2? Piacenza non potrebbe permettersi un altro aumento dei contagi. Servirà ancora grande attenzione»

Il primo cittadino, insieme a una rappresentanza di sindaci, incontra il premier Conte in prefettura: «Dal punto di vista economico servono misure speciali per una ripartenza delle imprese e delle famiglie»

«Piacenza, nella fase 2, non deve restare abbandonata anche dal punto di vista sanitario». Il sindaco Patrizia Barbieri è stata molto chiara durante l'incontro in prefettura con il premier Giuseppe Conte il 28 aprile. «Auspico che il Ministero della Sanità segua costantemente l’evoluzione epidemiologica che ci riguarda e chiedo che il nostro territorio sia monitorato dall’Istituto Superiore di Sanità». La paura che la curva dei contagi, nel nostro territorio, possa invertirsi è tanta, e tutt'altro che improbabile: «Non potremmo mai permettercelo» dice - a ragione - la Barbieri.

«Anche dal punto di vista economico - ha spiegato il sindaco ai giornalisti davanti alla Prefettura al termine dell'incontro (definito «proficuo») accompagnata dai sindaci di Podenzano (Alessandro Piva), Castelsangiovanni (Lucia Fontana) e Romeo Gandolfi (Fiorenzuola) - servono misure speciali per una ripartenza delle imprese e delle famiglie. Ci sono problemi sociali che si stanno allargando. Ci è stato detto che l'attenzione per Piacenza sarà grande, e che le misure ci saranno comunicate. Abbiamo strappato degli impegni, l’incontro si è tradotto in promesse che ci sembrano concrete. Insieme al presidente della Regione nel breve futuro si discuterà di un piano per Piacenza. Non ci vogliamo trovare in una fase 2 con eventuali contraccolpi. Piacenza ripartirà il 4 maggio, riallineata agli altri territori».

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