«Fate presto, Piacenza ha bisogno di parcheggi: la città scoppia»
Un nostro lettore ci ha affidato questo pensiero che chiama in causa la situazione del traffico e dei parcheggi della città. «Voglio raccontare - scrive l'uomo - quello che ho visto giovedì 12 aprile, nel cuore della mattinata. Due signori anziani, con un’auto di diversi decenni fa (un po’ antiquata), in via Tramello. La signora aveva in mano un plico, mi pareva una cartella clinica, il marito stava cercando di togliere dal pantano l’automobile, parcheggiata tra le piante vicine alle mura farnesiane. Ok, il parcheggio era vietato e hanno infatti preso la multa. Gli agenti della polizia municipale (o gli ausiliari) fanno il loro dovere, l’auto non poteva stare lì. Ma non c’era un parcheggio disponibile nel raggio di un chilometro, davvero. Lo dico perché ho girato anche io mezz'ora alla ricerca di un posto. Probabilmente l’hanno piazzata lì nel fango perché non sapevano come fare, e non potevano certo farsi un chilometro e mezzo a piedi per raggiungere l’ospedale. Ma è possibile che non sia possibile per i cittadini trovare un posto auto disponibile? È evidente che la coppia era appena reduce da una visita, un controllo, un esame in ospedale. E ha dovuto parcheggiare a 600-700 metri dalla struttura in mezzo la fango incappando in una multa. Hanno effettuato un parcheggio che non ostruisse la strada, l’auto era praticamente impantanata e la multa è arrivata. Con la centralizzazione di tutti i servizi, non solo quelli sanitari, il territorio provinciale si sta spogliando di tanti presidi, oltre che di negozi e uffici di ogni genere. È evidente che Piacenza è più che mai capoluogo, centro di tutto, e migliaia di piacentini della provincia si riversano ogni mattina qui. E la città non è pronta ad accoglierli. Strade dissestate che neanche negli angoli più remoti di Morfasso o Ferriere si trovano e zero parcheggi. Se verrà realizzato il nuovo ospedale, questo sarà pronto – se va bene – fra dieci anni. Nel frattempo cosa facciamo? Piacenza scoppia di auto, non sappiamo dove metterle, fate presto».