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Redazione

Roma, il suo fascino, e cifre astronomiche per i taxi abusivi

Breve cronaca di soggiorno romano. Poca polizia in giro, e vita facile a molti truffatori. In primis i taxisti abusivi, ovvero coloro che offrono un servizio di trasporto senza però avere l’autorizzazione da parte del Comune

Rieccoci. Scusate la latitanza ma per lavoro mi sono dovuta trasferire per qualche settimana a Roma. L’Urbe. Uno dei gioielli della nostra Italia che, con l’arrivo del ponte dell’Immacolata e delle festività natalizie consiglio come metà per una gita fuori porta. Sicuramente la maggior parte di voi avrà già visto la capitale, ma credetemi ogni volta è davvero un’esperienza unica.

Non basterebbe una vita infatti per poter apprezzare ogni angolo di questa immensa e caotica città. Una città che ultimamente sta tuttavia attraversando un momento difficile dal punto di vista della sicurezza di chi la “vive”. Poche infatti sono le pattuglie delle forze dell’ordine in servizio durante la giornata. I motivi sono tanti e di natura diversa come possono confermare i romani stessi. Il punto è che questa situazione consente vita facile a molti truffatori. In primis i taxisti abusivi, ovvero coloro che offrono un servizio di trasporto senza però avere l’autorizzazione da parte del Comune. Persone che non si fanno scrupoli a chiedere cifre astronomiche per brevi tragitti.

Cifre che lievitano ulteriormente nel caso si richieda la ricevuta. Per cui se decidete di recarvi a Roma per trascorrere un piacevole fine settimana fuori dalle mura della nostra piccola cittadina di provincia attenzione a chi vi si avvicina offrendosi di portarvi ovunque vogliate andare. In particolare all’esterno della stazione Termini. E’ qui che i taxisti abusivi colpiscono maggiormente perché spesso alla pensilina dei taxi si forma la coda e molti turisti per evitarla si fanno abbindolare da questi mascalzoni.

Ma niente paura la coda non dura mai più di cinque minuti. I taxi autorizzati che circolano nella capitale sono tantissimi, oltre 2mila, e sono facili da riconoscere: hanno tutti lo stemma del comune laziale sulle portiere e sono contraddistinti da un nome di città seguito da un numero. E soprattutto il prezzo della corsa non subisce rincari se si richiede la ricevuta.

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