Fillea Cgil: «Ennesimo caso di illegalità nella ricostruzione post sisma»
La Fillea Cgil di Piacenza, apprende con grande stupore dalle notizie di stampa di un’operazione della Procura di Modena con il coinvolgimento di due aziende di cui una del territorio Piacentino e di 15 persone, finite sotto inchiesta per l’utilizzo di cemento depotenziato nella costruzione della scuola media Frassoni di Finale Emilia. Se i reati fossero confermati ne emergerebbe un quadro preoccupante di non rispetto delle regole di edificazione e di non rispetto dei protocolli di sicurezza e legalità. Il fatto che il reato riguardi la costruzione di una scuola non fa che aumentare la condanna e lo sdegno per i potenziali rischi a cui sarebbero stati esposti gli studenti. Nell’esprimere piena fiducia nel lavoro della Magistratura e nell’auspicio che in tempi brevi vengano accertare le eventuali responsabilità, la Camera del Lavoro e il sindacato edili Fillea Cgil di Piacenza si attiveranno da subito per tutelare in ogni modo possibile i lavoratori delle aziende coinvolte. In un momento storico in cui tutti si riempiono la bocca di legalità, la Cgil e la Fillea/Cgil chiedono di passare dalle parole ai fatti condannando chi, agendo illegalmente, ha scelto la strada della competizione al massimo ribasso privilegiando il profitto alla sicurezza e al rispetto delle leggi. Si legge in una nota del sindacato.