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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Fino a 100 sms di minacce al giorno: esasperata lo denuncia

In sole quattro ore, le aveva mandato 50 sms pieni di insulti e minacce. Lui è un padre allontanato dalla figlioletta su disposizione del Tribunale. Lei, colpevole solo di essere l'assistente sociale che segue il caso

Insulti di ogni tipo e minacce. Così, non potendo più vivere, un'assistente sociale di Piacenza decide di denunciare alla polizia il suo aguzzino. L'uomo, un italiano di 38 anni, è il padre di una bimba di 2 anni, allontanata dai genitori su disposizione del Tribunale dei minori. La donna, è colpevole solo di essere l'assistente sociale incaricata di seguire il caso.

Quella dell'uomo è una situazione delicata, monitorata dalla scorsa estate dalla polizia che in casa sua ha eseguito diversi interventi, finchè la Squadra Mobile non toglie ai genitori la custodia della figlia e la affida ai servizi sociali in base all'art 403 del codice civile. Quando il Tribunale dei minori notifica ai genitori il provvedimento, affidando temporaneamente la bambina ad un'altra famiglia, l'uomo va letteralmente in escandescenze.
  I genitori possono vedere la bimba sotto la supervisione dei servizi sociali  

Nonostante con la moglie possa vedere la piccola sotto la supervisione dei servizi sociali, fa proprio dei servizi il suo capro espiatorio. La reazione all'inizio può anche essere giustificabile, hanno chiarito oggi i servizi sociali piacentini, in conferenza stampa congiunta con la Polizia di Stato. Poi tutto ritorna tranquillo.

Ma con il trentottenne non è andata così: l'uomo, perpetua le sue minacce indirizzandole in particolare all'operatrice che segue il caso di sua figlia. Incursioni in ufficio, danneggiamento degli arredi; poi, inizia a mandare sul cellulare di servizio della donna una valanga di messaggi, con insulti e minacce anche pesanti.

La donna non ce la fa più e si rivolge alla polizia per sporgere denuncia. Il reato prefigurato è quello di stalking, una nuova fattispecie perseguibile sotto il nome di atti persecutori. 

La Squadra Mobile coordinata dal commissario Stefano Vernelli, acquisisce i tabulati telefonici. Il risultato è impressionante: in un solo pomeriggio (quello in cui la donna ha deciso di sporgere denuncia) dalle 16 alle 20, l'uomo le ha mandato 55 messaggi del tenore “zingara bastarda”, “ti ammazzo”, “repressa”.
  L'uomo le mandava anche 100 messaggi al giorno pieni di minacce e insulti  

Ma la donna ne riceve anche 100 al giorno, senza contare le minacce telefoniche. In un episodio, l'uomo ha aggredito anche fisicamente l'assistente sociale che gestisce gli incontri protetti con la figlia.

Ora è denunciato alla Procura della Repubblica di Piacenza. Il pubblico ministero ha chiesto e ottenuto dal Gip un provvedimento di restrizione della libertà per il molestatore. Gli è fatto divieto di recarsi alla sede dei servizi sociali, di avvicinarsi all'assistente sociale vittima (non più vicino di 150 metri) e di comunicare con lei con qualunque mezzo. Se dovesse violare queste disposizioni, l'uomo rischia addirittura l'arresto (che per lo stalking è facoltativo) anche nella flagranza di reato.


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