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Cronaca

Finti incidenti per truffare le assicurazioni, tutti condannati. Risarcimento da un milione

Accolte le richieste di pena formulate dal pm Pisante in fase di requisitoria. Disposta anche una provvisionale da un milione di euro a favore delle sette compagnie truffate

Il giudice Italo Ghitti ha accolto in pieno le richieste formulate del pubblico ministero Emilio Pisante a conclusione del processo per la truffa alle assicurazioni con finti incidenti simulati per ottenere i risarcimenti. Dodici anni di condanna, quindi, per Massimo Pagano, G. D. e Giuseppe Siciliano, mentre sono 5 anni per Giacomo Mangiaracina. Tutti sono attualmente agli arresti domiciliari. Per tutti, la procura aveva ipotizzato il reato di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni delle assicurazioni. Il giudice Ghitti, contestualmente alla lettura della sentenza, ha anche disposto una provvisionale da un milione di euro a favore delle sette compagnie assicurative che sono state truffate. Si tratta dei primi imputati a essere processati, all’interno della inchiesta condotta dai carabinieri di Rivergaro che nel giugno dello scorso anno portò in carcere 21 persone. L’indagine è tuttora aperta e gli indagati sono arrivati a duecento, mentre si è aperto un nuovo filone che vede coinvolti anche un paio di medici e un avvocato. Molte le assicurazioni che sono state danneggiate dagli incidenti tarocchi messi in scena da attori che venivano pagati proprio per questo. Al resto ci pensavano gli avvocati, considerati le menti del raggiro, fiduciari senza scrupoli delle assicurazioni e medici compiacenti che redigevano documenti che attestavano falsi danni fisici. Decine di “attori” hanno già patteggiato.

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