Fiorenzuola, celebrata la Giornata della cultura ebraica con canti e letture
Il cimitero ebraico di Fiorenzuola, aperto ai visitatori per tutta la giornata, ha ospitato una mostra, canti, letture e riflessioni prendendo ispirazione dagli scritti e dalle opere di importanti autori ebrei
Sono stati gli alunni e gli insegnanti dell'Istituto Comprensivo di Fiorenzuola, con il sostegno del'assessorato alla Cultura del Comune di Fiorenzuola, di Italia Nostra sezione Fiorenzuola e Valdarda e all'associazione culturale Aquilone Emilia, ad animare la Giornata Europea della Cultura Ebraica.
IL RUOLO DELLA CULTURA EBRAICA - Il cimitero ebraico di Fiorenzuola, aperto ai visitatori per tutta la giornata, ha ospitato una mostra, canti, letture e riflessioni prendendo ispirazione dagli scritti e dalle opere di alcuni tra i più importanti artisti di cultura ebraica come Isaac B. Singer, Giorgio Bassani, Marc Chagall, Amedeo Modigliani e di Carlo Levi. "Siamo convinti che la memoria sia un valore fondamentale, che va coltivato ogni giorno - ha osservato Gianfranco Arcari, assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Fiorenzuola - anche per la nostra città la cultura ebraica ha avuto un ruolo di rilievo nel passato e mi fa piacere che oggi siano i ragazzi dell'Istituto Comprensivo i protagonisti di questa giornata".
A FIORENZUOLA C'ERA LA SCUOLA RABBINICA - Luigi Ragazzi, presidente di Italia Nostra sezione Fiorenzuola e Valdarda, ha evidenziato l'importanza della comunità ebraica Fiorenzuolana: "Basti un dato: nel settecento Fiorenzuola era sede di una delle cinque scuole rabbiniche italiane. Altre due comunità ebraiche di un certo rilievo si trovavano a Cortemaggiore e Monticelli d'Ongina". Giuseppe Pighi, insegnante, ha quindi ricordato il coinvolgimento degli alunni dell'Istituto Tramello di Piacenza nell'intervento di recupero del cimitero ebraico di Fiorenzuola, che conserva cippi e steli, per la maggior parte in marmo di Carrara, di gusto tardo ottocentesco: "Ricordo, in modo particolare, anche la partecipazione di uno studente di religione musulmana, che ha dovuto chiedere, ottenendolo, il permesso ai genitori".