Sarmato: sgominata dai carabinieri una banda di usurai, spacciatori ed estorsori

I carabinieri di Fiorenzuola hanno sgominato una banda dedita all'usura, alle estorsioni ed allo spaccio di cocaina in provincia di Piacenza. Otto arresti, tra cui una coppia di coniugi campani accusata di prestare denaro a tassi del 180% minacciando severamente le vittime (imprenditori e artigiani in difficoltà economiche) e i loro familiari, in caso di ritardi nelle restituzioni delle rate. 

LE INDAGINI - Tutto ha avuto inizio il febbraio scorso quando un giovane si è presentato ai carabinieri dicendo di aver avuto un prestito di 1500 euro da due persone, e di aver già restituito la somma. Tuttavia i due creditori avrebbero preteso dall'uomo altri 1500 euro. L'uomo ha dichiarato ai militari di non poter soddisfare l'ulteriore richiesta e per questo motivo temeva anche per l'incolumità della propria famiglia, prevedendo possibili ritorsioni. Da questa denuncia i carabinieri di Fiorenzuola hanno avviato un'indagine con pedinamenti, foto e intercettazioni telefoniche.

L'USURA - I militari hanno scoperto un giro di usura, tenuto in piedi ed organizzato da una coppia di coniugi campani, i quali avevano un piccolo negozio di alimentari a Sarmato. Ed è proprio in quel negozio che avvenivano "le contrattazioni" per i prestiti. In pratica, grazie ad un fiorente giro di passaparola, le persone che si trovavano ad aver bisogno di soldi, di prestiti, (si va dai 2mila ai 5mila euro) si rivolgevano alla donna che accordava i prestiti con un tasso di interesse pari al 180 %. Le restituzioni poi avvenivano con cadenza settimanale o mensile. Non mancavano minacce nel caso in cui le vittime non pagavano in tempo gli usurai.

GLI SCAMBI E LA DROGA - I carabinieri del nucleo operativo, tenendo d'occhio i movimenti della coppia di coniugi, hanno notato che gli scambi di denaro avvenivano nei pressi di un'area di servizio sulla via Emilia a Sarmato. Nello stesso luogo però i militari in borghese hanno anche scoperto che il gestore era coinvolto in un giro di spaccio di cocaina che ha portato sulle tracce anche di altri cinque albanesi, tutti finiti poi in manette per spaccio. La Procura ha specificato che i due arrestati per usura non avevano nulla a che fare con la droga.

GLI ARRESTI - Dopo un anno di indagini, l'8 febbraio scorso è finita in manette per usura ed estorsione la coppia campana. Per spaccio sono stati invece arrestati 5 albanesi e il gestore del distributore. Ora si trovano tutti in carcere in attesa del processo. L'operazione ha coivolto 60 carabinieri e un elicottero dell'Arma di Forlì.

LE VITTIME E L'APPELLO - Le vittime erano persone in difficoltà che si rivolgevano ai coniugi perchè non riuscivano a pagare le bollette, affitti e spese varie. La Procura sospetta che il giro di usura andasse avanti da anni e invita quindi le persone che avessero avuto prestiti dalla coppia di usurai di presentarsi ai carabinieri per fare denuncia.