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Cronaca

«Folle investire soldi per ricostruire il mercato coperto»

Federico Scarpa (Consorzio Co.Sil): «Con tutti i mezzi amministrativi, legali e politici possibili bloccheremo l’intervento»

«In relazione ai finanziamenti per la città di Piacenza pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale – scrive Federico Scarpa a nome del Consorzio Co.Sil - vorremmo chiarire subito la nostra posizione riguardante l’abbattimento e la ricostruzione del mercato di P.zza Cittadella.  Abbiamo più volte sottolineato e lo ribadiamo ancora una volta all’Assessore all’urbanistica Silvio Bisotti, che il solo pensare di investire alcuni milioni di euro, che potrebbero essere utilizzati in altre strutture, per ricostruire il mercato in questione la consideriamo un’idea folle, giacché non esistono da diversi anni i presupposti per ricostruirla e pensiamo addirittura che debba essere abbattuta, in quanto la stessa sembra essere diventata più un circolo per anziani che un mercato funzionale all’economia piacentina.

Egregio Assessore, ho appreso dall’Albo Pretorio del Comune di un’autorizzazione all’esecuzione dei lavori all’interno del mercato Rionale di Piazza Casali (da abbattere senza se e senza ma) a firma dell’Architetto Giannessi Taziano. Conoscendo le capacità tecniche dell’Architetto Giannessi mi ha stupito delle notevoli mancanze amministrative presenti nella determinazione concessionaria n. 1510 del 3/11/2016 e mi permetto di sottolineare alcune cose:

•          La domanda dei concessionari andava fatta all’ufficio competente responsabile degli atti in questione, infatti, visti i nuovi provvedimenti in merito, sarebbe stato opportuno avere la nota del funzionario sulla richiesta di intervento privato,  in conto affitto. A noi risulta che tale autorizzazione non sia perfettamente in regola, gradiremmo spiegazioni in merito.

•          Perché il Dott. Lorenzetti non ha ravvisato nessuna irregolarità? L’Assessore al Bilancio non ha nulla da dire?

•          Ma veniamo al fatto a chi è intestata l’autorizzazione ai lavori; sul posto non è esistito e non esiste nessun cartello che indichi il responsabile dei lavori in corso. Credo sia un gran pasticcio, forse è meglio bloccare tutto, anche perché da foto prese sul posto si evidenzia ancora di più lo squallore esistente in Piazza Casali. Questa struttura danneggia l’utilità dei mercati Rionali (deve chiudere) e non deve essere trasferita come qualcuno vuole nella stessa piazza.

Sarà nostra premura d’ora in avanti cercare con tutti i mezzi amministrativi, legali e politici possibili di bloccare tale intervento.Siamo molto contenti che Struzzola e Spigaroli si siano associati per fare i loro interessi, ma certamente si dovrebbero tener conto anche gli interessi della città. Vorrei fosse chiara una cosa; quando Struzzola e Spigaroli parlano di sistema tra le categorie economiche e gli enti presenti sul territorio dicono qualcosa di inesatto, perché le categorie economiche a cui fanno riferimento sono le stesse che poco o nulla hanno combinato nello sviluppo economico piacentino in questi anni. Ci sono altre categorie e Consorzi che hanno intenzioni analoghe a quanto sopra esposto ma che vogliono e stanno usando metodi diversi – molto più trasparenti.

Se il fare sistema richiamato dai due significa spillare quattrini agli enti pubblici territoriali con il risultato raggiunto dall’ATS di Silvio Ferrari all’EXPO 2015, occorre rivedere anche il ruolo degli enti locali che non deve essere supino agli interessi di qualcuno ma deve garantire a tutti gli operatori economici piacentini  una pari equità. Capisco che l’Assessore Bisotti sulle pratiche Berzolla e mercato di P.zza Casali sia stato assediato da vari tecnici ed è appunto per questo che occorre vigilare che l’amministrazione non sia in balia di qualcuno».

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