rotate-mobile
Cronaca Gropparello / Piazza Roma

«Francesco Casella addormentato in casa con un sonnifero e poi ucciso»

La Procura: Adriano Casella era una persona alla ricerca spasmodica e ossessiva di denaro che gli serviva per riscattare dai suoi sfruttatori una lucciola albanese di cui si era invaghito e con la quale aveva una relazione da qualche tempo

Francesco Casella è stato addormentato con un sonnifero e poi ucciso con un colpo di pistola da macello alla testa. E' uno dei nuovi particolari che emerge dalle indagini sul delitto di Sariano di Gropparello coordinate dalla Procura della Repubblica di Piacenza. Nel frattempo il fermo di Adriano Casella, il figlio 36enne della vittima, che era stato disposto sabato dal pm Ornella Chicca, è stato convalidato dal gip di Piacenza che ha anche disposto per l'indagato la custodia cautelare in carcere. Al momento non ci sarebbero altri indagati, anche se è la stessa Procura a confermare nuovamente che Adriano Casella è stato aiutato da qualcuno nel far sparire il cadavere dell'anziano genitore. 

Gli inquirenti, per fare luce sul delitto e soprattutto sulle ipotesi di movente, spiegano che Adriano Casella era una persona alla ricerca spasmodica e ossessiva di denaro che gli serviva per riscattare dai suoi sfruttatori una lucciola albanese di cui si era invaghito e con la quale aveva una relazione da qualche tempo. Un "salasso" che inizialmente lo ha ridotto sul lastrico facendogli sborsare circa 10mila euro, e che poi lo ha convinto anche a rivolgersi alla sua banca per chiedere, con una scusa, un prestito di altri 15mila euro. Un richiesta che non solo gli è stata negata dalla banca, ma che ha convinto l'istituto di credito stesso a rivolgersi ai carabinieri perché la situazione era sospetta.

Il 36enne dal canto suo si era rivolto agli inizi di giugno ai carabinieri, presentando una querela per truffa nei confronti di questi sfruttatori: aveva forse intuito che la storia del riscatto della prostituta probabilmente era un raggiro messo in atto per spillargli del denaro.
Poi però ha cambiato di nuovo idea. Accecato dall'ossessione di questa donna e volendo a tutti i costi racimolare denaro, il 7 luglio è arrivato a vendere alcuni macchinari agricoli del padre per un valore di circa 10mila euro. L'acquirente, un vecchio amico di famiglia, si è insospettito non solo per la vendita in sé, ma anche per il fatto che all'atto mancava proprio Francesco Casella, il padrone di quella roba. L'uomo con il quale aveva sempre fatto affari in prima persona.

Francesco Casella mancava a quella riunione perché era già stato ammazzato la mattina stessa del 7 luglio. Ne sono convinti in Procura, soprattutto sulla base degli accertamenti sul cadavere dell'uomo che permetterebbero di datare con sufficiente precisione la morte del pensionato. Il quale - come spiega lo stesso capo della Procura di Piacenza Salvatore Cappelleri - prima è stato addormentato con un sonnifero, e poi ucciso con la pistola da macello che i carabinieri hanno poi trovato nella cantina dell'abitazione di Sariano. E proprio in cantina il cadavere del 78enne è stato conservato per diverse ore fin quando Adriano, con la complicità di qualcuno, non lo ha caricato sull'auto per andare a gettarlo in mezzo alla vegetazione sulla strada di Rustigazzo dove è stato poi trovato da un passante che ha avvertito l'odore.

Se però il movente dell'omicidio sia da ricondurre a quella compravendita di attrezzi (sulla quale Casella, da buon agricoltore, non sarebbe stato sicuramente d'accordo) o invece a una prospettiva di eredità, non è ancora stato chiarito dagli inquirenti.
«Si tratta del secondo caso di parricidio nel 2013 - sottolinea Cappelleri - e questo sicuramente sorprende in un territorio dove i principi della solidità familiare sono ben ancorati».
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

«Francesco Casella addormentato in casa con un sonnifero e poi ucciso»

IlPiacenza è in caricamento