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Cronaca Monticelli d'Ongina

Furti alla logistica, giudizio immediato per ventidue persone

Contestata l’associazione per delinquere, per i colpi milionari messi a segno dal 2017 nei magazzini di Pontenure e Monticelli. Finora un patteggiamento

Si è chiusa l’inchiesta sulla serie di furti che, dal 2017, avrebbero svuotato i magazzini della Sda di Monticelli e della Xpo di Pontenure causando perdite milionarie alle aziende. Il giudice per le indagini preliminari ha concesso il giudizio immediato chiesto dalla procura per 22 persone. Finora c’è stato un solo patteggiamento, mentre devono ancora decidere che cosa fare le altre 14 persone (in totale erano state 37 le misure cautelari, di cui 14 in carcere) indagate. Tutti, a vario titolo, devono rispondere di associazione per delinquere finalizzata al furto e al peculato. Nel frattempo, le persone che hanno ricevuto la citazione in giudizio possono decidere di accedere a un rito alternativo, che consentirebbe loro di usufruire dello sconto di un terzo della pena in caso di condanna.

pradella centini 2020-2L’operazione “Stealing job” scatto il 30 giugno. I carabinieri della compagnia di Fiorenzuola, coordinati dal sostituto procuratore Matteo Centini, portarono a termine un’inchiesta iniziata nel 2017. Centinaia i furti che, secondo le accuse della procura, sarebbero stati messi a segno. A gestire i colpi era un’organizzazione ben oliata che aveva al vertice due gruppi distinti guidati da siciliani e calabresi. I due team agivano senza “pestarsi i piedi” e suddividendosi i compiti. Il bottino era ingente ed è stato stimato in diversi milioni di euro. Grazie anche alla complicità di alcuni uomini del personale addetto alla sicurezza dai magazzini veniva trafugata merce di ogni genere: dall’hi tech all’abbigliamento. A sparire nel nulla erano interi bancali di prodotti scaricati dai camion. La merce veniva poi smerciata in nero dai ricettatori, pare anche grazie ad attività commerciali compiacenti in città e provincia. Molti indagati devono rispondere di ricettazione. Il peculato, invece, si configura perché Sda effettua spedizioni per conto di Poste Italiane che è un servizio pubblico. Il bilancio della grande operazione venne illustrato in una conferenza stampa alla presenza del neo arrivato procuratore Grazia Pradella. In totale, vennero emesse 14 ordinanze di custodia cautelare in carcere, altre 11 agli arresti domiciliari e 12 obblighi di presentazione all'autorità giudiziaria.

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