rotate-mobile
Cronaca Castel San Giovanni

Furti per 100mila euro ad Amazon, sgominata dalla finanza pericolosa banda criminale

Sgominata Nucleo Polizia Economico-Finanziaria delle Fiamme Gialle una potente organizzazione criminale che ha rubato dal magazzino Amazon merce per 100mila euro. Indagate 17 persone tra facchini, magazzinieri e camionisti

I finanzieri del Comando Provinciale di Piacenza, nell’ambito di una complessa indagine denominata "Banda Bassotti" e delegata dalla Procura hanno scoperto una pericolosa organizzazione criminale, ben strutturata, composta prevalentemente da cittadini di nazionalità straniera, dedita alla commissione di furti di prodotti hi-tech di valore destinati alla vendita, sottratti nel magazzino Amazon nel polo logistico di Castelsangiovanni.  Al termine dell’attività sono state indagate 17 persone, due erano stati arrestati in flagranza, prevalentemente di origine straniera (albanesi, romeni, indiani e un italiano), di cui tre per associazione a delinquere finalizzata ai reati di furto aggravato, 13 per furto e ricettazione in concorso e 1 per incauto acquisto.  Una volta trafugata, la merce finiva direttamente nelle loro mani oppure era destinata al mercato illecito transnazionale. Le indagini sono scattate a seguito di alcune denunce presentate dagli stessi responsabili della sicurezza del polo logistico i quali, dopo essersi accorti di alcuni ammanchi all’interno dei magazzini, si sono rivolti alle fiamme gialle.

furti amazon finanza 2020-2Le indagini coordinate dal sostituto procuratore Ornella Chicca e condotte dal Nucleo Polizia Economico-Finanziaria, sono durate alcuni mesi e hanno portato alla scoperta di un ingegnoso metodo escogitato dai saccheggiatori per far uscire dai magazzini il materiale rubato. Per eludere il sistema di sicurezza gli indagati, tra addetti allo stoccaggio e confezionamento e corrieri, prelevavano i prodotti sistemati nei magazzini, li impacchettavano con cura e li nascondevano nei controsoffitti dei servizi igienici ubicati negli spogliatoi del personale dipendente (sottratti a ogni tipologia di controllo). Successivamente, servendosi di un cavo metallico, agganciavano gli oggetti facendoli scorrere sempre all’interno dei controsoffitti fino a recuperarli, attraverso un apposito sfiatatoio, in un altro locale posto all’esterno della struttura, in attesa del momento propizio per farli uscire. Ciascuno dei membri dell’organizzazione aveva compiti ben specifici sia all’interno sia all’esterno dello stabilimento: da coloro che individuavano i beni da trafugare agli incaricati di recuperarli dai controsoffitti a quelli che fungevano da “palo” o vedetta per assicurare il buon esito dei furti.

Dagli addetti alla predisposizione delle “vie di passaggio” della refurtiva per le successive movimentazioni occulte verso l’esterno ai soggetti che provvedevano a recuperare i beni al di fuori della zona sorvegliata per allontanarsi rapidamente, facendo perdere le tracce. Ulteriori vedette nascoste all’esterno dei magazzini controllavano l’area per favorire il trasporto dei beni rubati in luoghi sicuri ed alcuni esponenti della banda provvedevano a piazzare la merce vendendola attraverso paralleli canali illeciti In un paio di circostanze, due di questi soggetti sono finiti nella rete dei finanzieri che li hanno intercettati – simulando un posto di controllo – nelle immediate vicinanze del polo logistico mentre erano intenti ad allontanarsi con la refurtiva appena rubata.  In entrambi i casi erano stati rinvenuti e sequestrati articoli di elettronica, informatica, telefonia, fotocamere e audio hi-fi per un valore complessivo di circa 60mila euro. I successivi sviluppi investigativi hanno permesso di scoprire che erano stati rubati altri oggetti per un valore di 40mila euro: sono stati recuperati dai militari.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Furti per 100mila euro ad Amazon, sgominata dalla finanza pericolosa banda criminale

IlPiacenza è in caricamento