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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Gender, Alleanza cattolica: "Accettare le unioni gay significa mettere in discussione la comunità"

Il dibattito in Sant'Ilario: "Se questo disegno passasse e diventasse legge si parlerebbe anche di utero in affitto: una famiglia omosessuale ha bisogno di trasmettere la vita in un modo alternativo"

Nella serata di lunedì 21 settembre si è tenuto un incontro, moderato dal giornalista Matteo Billi, organizzato dalla Lega Nord, sulla questione gender. Alla conferenza è intervenuto Marco Invernizzi, direttore de "La roccia" e rappresentante di Alleanza cattolica Lombardia: 

"In parlamento si sta  discutendo un disegno di legge, che porta la firma della senatrice Cirinnà del Partito democratico, che ha come obiettivo quello di equiparare il matrimonio tra persone dello stesso sesso a quello tradizionale. Il nome che si darebbe a questo legame sarebbe "unione civile" ma in realtà si sta parlando di matrimonio: il disegno di legge li equipara. Il matrimonio omosessuale è stato legalizzato in molti paesi del mondo occidentale: in Italia ci sono radici che resistono e difficili da estirpare. Ora si apre alla famiglia omosessuale ma più avanti potrebbe succedere che si aprano le porte ad altre cose come per esempio l'unione con animali".  

"Da un punto di vista filosofico - continua Invernizzi - significa mettere in discussione il progetto originario: si vuole insinuare il dubbio che il creatore si sia sbagliato e questo significa mettere in discussione il modo di pensare della nostra società. Se questo disegno passasse e diventasse legge si parlerebbe anche di utero in affitto: una famiglia omosessuale ha bisogno di trasmettere la vita in un modo alternativo e non naturale, tramite l'utero in affitto. Quello che stiamo facendo non è solo un discorso religioso ma anche politico: il bene comune è l'insieme di tante famiglie e tutte hanno in comune una relazione tra un uomo e una donna". 

"L'ideologia del gender - spiega la dottoressa Daniela Invernizzi - nega un dato reale, la differenza tra maschio e femmina. Il desiderio, secondo questa ideologia, deve essere libero e polimorfo, il desiderio diventa un bisogno che deve essere tutelato da un diritto, dalle leggi: da qui il matrimonio omosessuale. Tra uomo e donna, scientificamente, ci sono tantissime differenze non solo a livello genitale ma anche per esempio a livello cerebrale". 

"Il disegno di legge che si tenta di far passare - dice Maurizio Dossena di Confederex - è la riproposizione di cose che nella scuola ci sono già: da quando è arrivata l'autonomia nella scuola pubblica si può proporre un progetto educativo. D'altro canto i genitori hanno il diritto e il dovere di verificare il profilo educativo della scuola stessa".  

"Io non ce l'ho con gli omosessuali - conclude Massimo Polledri,organizzatore dell'evento - ma con i politici che hanno fatto confusione sul tema della famiglia. La politica non si ricorda più delle famiglie. Del resto anche noi genitori non abbiamo assolto al nostro compito: siamo diventati i sindacalisti dei nostri figli. Il bambino che va a scuola sta attraversando il momento in cui deve imparare ma ci sono alcuni programmi pazzeschi come per esempio la proposta di video sulla masturbazione tra due ragazzi. Un conto è educare alla non discriminazione e un altro conto è insegnare che non ci sono differenze: la diversità per noi è una ricchezza di cui non ci dobbiamo vergognare".   

Appena fuori dalla sede del convegno una quindicina di esponenti di associazioni piacentine e dei Sentinelli hanno manifestato in modo pacifico con alcuni cartelloni in largo Battisti.

Gender convegno lega nord-2

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