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Cronaca

«Gestiamo l’accoglienza dei profughi non per profitto»

L'associazione "La Ricerca onlus" si occuperà dell'accoglienza all'ostello "Don Zermani": «La struttura ha subito un calo della domanda di turisti. Gestiremo l'accoglienza con il nostro spirito di sempre investendo nell'integrazione»

L’ostello “Don Zermani” ha chiuso i battenti al pubblico domenica 30 aprile. Dal 1 maggio la struttura di via Zoni è a disposizione per l’accoglienza dei richiedenti asilo. Una quarantina dovrebbero essere i primi ospiti. «L’ostello “Don Zermani” di proprietà dell’associazione “La Ricerca onlus” – scrive la stessa associazione in una nota - e gestito dalla cooperativa Solidart, è nata come struttura a prezzi accessibili rivolta prevalentemente a un turismo giovane. Tale utilizzo era da tempo pressoché venuto meno per un calo della domanda. L’associazione “La Ricerca” che ha finalità sociali e solidaristiche, ha ritenuto di dare una risposta ai nuovi bisogni, quali quelli rappresentati dai profughi affinché l’ostello possa continuare a vivere e ad essere utile. Una scelta che da parte nostra non ha finalità economiche e tantomeno di profitto poiché, come è già avvenuto per i profughi finora accolti, il corrispettivo sarà investito in attività atte a favorire l’integrazione e nell’assunzione, a tale scopo, di operatori che configurano anche una garanzia per i residenti della zona con cui la convivenza è sempre stata tranquilla. Oggi come 35 anni fa ci sentiamo in dovere di dare una risposta concreta a chi chiede aiuto, lo facciamo nello spirito che ci contraddistingue di attenzione alla persona, all’uomo: il lavoro e le attività che porteremo avanti saranno svolti con personale qualificato e volontari adeguatamente formati secondo lo stile che da sempre adottiamo anche nelle nostre strutture d’accoglienza e terapeutiche».

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