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Polizia, il giuramento di 129 allievi agenti

«I poliziotti sono persone normali che fanno cose eccezionali»

Nella mattinata del 21 febbraio hanno giurato fedeltà alla Repubblica italiana 129 poliziotti che hanno terminato il 125esimo corso allievi agenti svolto alla scuola di viale Malta. I poliziotti (ora in prova) hanno gridato “lo giuro” davanti al questore Filippo Guglielmino, al prefetto Daniela Lupo e al direttore Adele Belluso

Nella mattinata del 21 febbraio hanno giurato fedeltà alla Repubblica italiana 129 poliziotti che hanno terminato il 125esimo corso allievi agenti svolto alla scuola di viale Malta. I poliziotti (ora in prova) hanno gridato “lo giuro” davanti al questore Filippo Guglielmino, al prefetto Daniela Lupo e al direttore Adele Belluso. Dopo la lettura del messaggio del capo della polizia, Lamberto Giannini, ha preso la parola Belluso: «Ringrazio le vostre famiglie per avervi trasmesso valori importanti e per avervi sostenuto in questa scelta. Oggi finisce un percorso che avete scelto per dare una svolta nella vostra vita, tra due mesi diventerete a tutti gli effetti poliziotti. Noi siamo stati uniti con un unico vero obiettivo: creare nuovi attori della sicurezza che è sempre più volto alla collaborazione con le altre forze dell’ordine, con le istituzioni locali, cittadini sempre più consapevoli delle esigenze sociali». «Da questa scuola posso serenanamente affermare che stanno uscendo agenti capaci e istruiti ma anche cittadini maturi e consapevoli. Le difficoltà che avete incontrato in questi sei mesi saranno un bagaglio di esperienza utile per superare gli ostacoli futuri. Voi, rappresentate – ha detto -  il futuro della polizia, ed è un altissimo onore di cui andare orgogliosi e essere consapevoli. Avete scelto un percorso di vita ricco di valori, responsabilità e altruismo. La crescita e il miglioramento siano obiettivi da coltivare nell’umiltà guardando alla comunità che servite. Siate portatori di sicurezza, protezione e solidarietà. Siate fedeli ai principi che sono i valori umani più profondi della nostra comunità. Non fatevi mai prendere dallo sconforto, abbiate occhi curiosi e tendete a migliorare ciò che vi circonda, non seguite solo percorsi già aperti da altri. Sforzatevi di esprimervi individualmente. Siate testimonianza viva di attenzione, perseveranza, dedizione con alto spirto di servizio perché questo è quello che la società di aspetta da voi. Non si chiede oggi solo di essere professionisti preparati ma serve anche la capacità di cogliere la complessità degli scenari che si affrontano, di comprendere, di farsi comprendere e di inserirsi nel tessuto sociale». «La comunità si aspetta che sia perseguito il bene generale. Il compito che avete – ha detto il prefetto Lupo – è quello di irrobustire la percezione della sicurezza e la propensione del cittadino a fidarsi e a rivolgersi allo Stato. Ora siete uomini dello Stato e dovete portare tutto ciò che siete, per questo siate voi stessi, siate curiosi e non abbiate paura di vivere il vostro servizio». «I poliziotti – ha detto il questore – sono persone normali che talvolta fanno cose eccezionali. Siate liberi e curiosi. Oggi entrate nella grande famiglia della polizia di Stato e per farne parte serve coraggio e impegno».

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