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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Giuseppe Vommaro, il “Madonnaro” di largo Battisti

Incontro con l’antica ed effimera arte dei disegni a gessetto. In Largo Battisti vi attende Vommaro, il “Madonnaro”

La frazione Grazie del  comune di Curtatone, località di oltre 15 mila abitanti in provincia di Mantova , diventa nei giorni a cavallo di Ferragosto il più singolare laboratorio all'aperto che si conosca. E’ il festival dei Madonnari, uno sfoggio di maestria e creatività destinate a sciogliersi dopo pochi giorni o addirittura dopo poche ore, se la pioggia cade impietosa sulle opere dei Madonnari. La kermesse inizia la notte della vigilia di ferragosto, quando dopo la benedizione dei gessetti da parte del Vescovo di Mantova, gli artisti cominciano a dipingere e si conclude intorno alle 18 del 15 Agosto, con il verdetto della giuria.

Proprio così ci conferma Giuseppe Vommaro, il “Madonnaro”  che da diversi mesi disegna le sue immagini, soprattutto sacre e principalmente Madonne, sul selciato di Largo Battisti, nei pressi della Chiesa di San Donnino. E’ li che ogni giorno esegue i suoi disegni con gesso, gessetti o altro materiale povero e che trae il proprio sostentamento grazie alle offerte dei passanti.  A Curtatone, ci racconta, dal 1989 ad oggi  non ho mai mancato ad una edizione.Quella dei madonnari è un’arte antica, che trova le sue origini nel Medioevo, ma anche effimera, in quanto destinata a svanire nel giro di pochi giorni. Vommaro è un abile artista in grado di trasformare una porzione di suolo in un piccolo capolavoro, con gesti sapienti e con l'aiuto di comuni gessetti colorati, spesso riproducendo le opere dei più grandi pittori della storia dell’arte. Il suo  lavoro si svolge per terra, sotto gli occhi della gente, che può assistere all’esecuzione di un’opera dal primo tratto al suo completamento, in una vera performance a cielo aperto. E’ un artista ambulante nomade che si sposta da una località all’altra secondo un proprio calendario che tiene conto delle sagre, delle feste popolari e delle Adunate degli Alpini. Già perché  quest’ultimi sono eventi che fanno business anche per l’effimera arte dei Madonnari: penne nere e familiari pare siano particolarmente generosi. “Certo che ero qui a Piacenza nel 2013, lo scorso anno non sono andato a Pordenone perché in quel periodo ero nel Lazio  e raggiungere quella città mi comportava un lungo viaggio e spese;  a maggio sarò invece sicuramente a L’Aquila per l’80esima Adunata nazionale”.

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- Sei figlio d’arte o madonnaro convertito?

Sono Calabrese ma a 13 -14 anni ho cominciato a lavorare a Roma in una tipografia, ho imparato il mestiere e ho acquisito le nozioni tecniche e mi sono specializzato nella composizione grafica dell’araldica  e nella miniatura dei capolettera dei paragrafi che illustrano le opere della letteratura tipo la Divina Commedia;  nel  tempo libero andavo tra Piazza di Spagna e il Pantheon a vedere i Madonnari  che erano numerosi;  poi  mi piaceva  disegnare  i soggetti delle opere del passato su tavolette di piccole dimensioni; nel tempo la passione cresceva e così a 23 anni ho lasciato i banconi, i caratteri di stampa fogli e gabbie e gli inchiostri tipografici e ho cominciato a ingrandire con i gessetti le raffigurazioni portandole da una decina di centimetri  a due metri,  e ho scelto la vita del madonnaro nomade. I primi soggetti che ho  proposto  sono stati i Bronzi di Riace, prima li ho disegnati con cura su una tavoletta, poi li ho raffigurati  su asfalto e cemento. All’inizio disegnavo anche dei diavoli e figure sacre, via via mi sono accorto che queste rendevano i passanti più generosi e da allora le  Madonne sono tra  i soggetti più abituali. Questa che vedi è ispirata ad un quadro di Tiziano, nei primi anni cercavo di essere fedele al soggetto originale, ma nel tempo ci metto molto di mio. Scelgo i gessetti nei diversi colori, aggiungo  un po' di colore qui, ne tolgo un po' là, cerco di creare la sfumatura giusta lavorando con le dita.

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- Guadagni tanto da vivere?

Sì, ovviamente anche se della crisi si sente pure nel nostro settore, ma mi adatto; Piacenza era una delle località a me predilette quando la squadra di calcio giocava in serie B; i tifosi che seguivano le loro squadre in trasferta erano molto generosi ... altri tempi ...  ; ora poi c’è la concorrenza di tante persone che si piazzano davanti alla porta della chiesa di San Donnino e stendono la mano. Ieri era giorno di mercato, ma pioveva, oggi il tempo è buono ma passa poca gente; spero nel via vai che si crea negli orari delle proiezioni nelle sale cinematografiche.

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- Quanti sarete in Italia?

Non se ne vedono più tanti in giro come un tempo. Basandomi su quanti partecipano al Festival di Curtatone direi dai 150 ai 200. Un po' la crisi economica che incombe ormai da anni, un po' perché i sindaci di diversi  comuni, specie nel Veneto,  hanno emesso ordinanze ostili agli artisti di strada.  Non esiste una normativa nazionale di riferimento che regolamenta la possibilità di esercitare l'arte del madonnaro. Nel nel  Lazio- Emilia – Liguria- Piemonte e Lombardia, le regioni che mi sono più abitudinarie, non fanno problemi.  

-  Un episodio che ricordi in modo particolare?

Nel 2009 quando a mia insaputa ho contribuito alla elezione a sindaco dell’attuale Presidente del Consiglio Matteo Renzi.  Nei giorni precedenti alla campagna elettorale stavo completando una Madonna sul selciato di una via di Firenze, quando comincia girarmi attorno un fotografo, non fa qualche scatto e poi via, come succedeva e succede  spesso, ma  i click si succedono a raffica; e vabbè dico. Dopo una decina di giorni sui tabelloni elettorali vedo numerosi manifesti con la frase “Vota Renzi” e una  sola figura, quella di una mano: la mia…

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